COMUNICATO STAMPA
Ieri pomeriggio un episodio gravissimo ha gettato una luce inquietante sulle imminenti elezioni di Casamicciola Terme: un candidato della lista Casamicciola al centro ed il presidente della omonima associazione e fratello di una candidata della stessa lista sono stati ripetutamente e pubblicamente minacciati !Gianni Barile ed Antonio Carotenuto stavano, legittimamente e tranquillamente, incontrando alcuni elettori presso le loro abitazioni nel quartiere di Perrone quando alcuni giovani – tra cui alcuni stretti parenti del candidato sindaco di Per Casamicciola Giuseppe Silvitelli – li hanno avvicinati e minacciati di morte se non avessero subito smesso di fare campagna elettorale nella loro zona.L’episodio è avvenuto nel pieno centro del comune, di giorno ed alla presenza di diversi testimoni ed è un fatto che non può passare sotto silenzio: Perrone e Casamicciola intera non sono Gomorra e Casamicciola al centro non si piegherà certo di fronte a tali minacce !In considerazione di tale terribile fatto chiediamo la massima vigilanza sulla regolarità degli ultimi fondamentali giorni di campagna elettorale e sullo svolgimento delle operazioni di voto alle forze dell’ordine: non possiamo consentire che attecchisca nel nostro comune e nell’isola d’Ischia il modo di fare tipico delle realtà più degradate d’Italia e siamo certi che i responsabili dell’ordine pubblico non permetteranno che ai casamicciolesi, con metodi camorristici, venga tolta la libertà di scegliere liberamente il proprio futuro.A titolo di cronaca riportiamo che sino a questo momento – nonostante che la notizia dell’intimidazione ricevuta da Barile e Carotenuto si sia diffusa in un baleno a Casamicciola e sia stata anche riportata da alcuni organi di informazione – fino a questo momento né dal candidato a sindaco Silvitelli e né da nessun esponente della sua lista sono arrivate le scuse ufficiali e dopo tutte queste ore nessuno di loro ha avuto il buon gusto e l’onestà intellettuale di prendere le distanze da chi ha commesso questo ignobile gesto e sconfessare questo inaccettabile modo di fare politica