Lunedì 28 e martedì 29 agosto anteprima a Lacco Ameno dello spettacolo di Salvatore Ronga dedicato al mito di Polissena e Troilo negli anni sanguinosi della guerra di Troia. Con le installazioni di Salvatore Basile e le musiche di Daniele Ubik
Lacco Ameno, 21 agosto | Un amore fraterno e morboso, la violenza della passione e della vendetta, il caos brutale della guerra che travolge uomini e sentimenti, i più puri come i più biechi, destinati a mescolarsi senza speranza.
Il mito antico di Polissena e Troilo, figli di Priamo re di Troia, è al centro di “In amore e in guerra”, spettacolo scritto e diretto da Salvatore Ronga, che sarà presentato in anteprima nel Parco di Villa Arbusto a Lacco Ameno, in due straordinarie serate di arte e teatro: lunedì 28 agosto e, in replica, martedì 29 agosto alle ore 21:00.
Realizzato dall’Associazione culturale Metamorphosis per il cartellone degli eventi del Comune di Lacco Ameno, lo spettacolo esplora i sentieri sempre nuovi del mito e del nostro patrimonio culturale non solo per la prossimità, reale e allusiva, che l’azionestabilisce con la pregevole collezione archeologica del Museo di Pithecusae, ma anche per l’uso dei giardini e degli spazi esterni che diventano così parte integrante di una narrazione che sollecita l’incontro tra antico e moderno, passato e presente.
Al disegno drammaturgico dell’azione partecipa l’installazione di Salvatore Basile, con opere in cui il maschile e il femminile si confrontano, ora in armonica simmetria, ora in asimmetrica discordanza. Sono corpi che, pur non rinunciando all’integrità organica della forma, affidano la forza espressiva alla concisione di un profilo tagliente o alla distorsione assertiva di un gesto. Presenze che alla parola “agita” dai personaggi in scena oppongono un silenzio oracolare e, per questo, non meno eloquente.
Figure apparentemente marginali in un panorama letterario nel quale non è sopravvissuta nessuna opera che li veda protagonisti, Polissenae suo fratello Troilo rappresentano in realtà caratteri che celano, nei pochi versi a loro dedicati, un’incredibile intensità di significati, modelli e pensieri laterali, talvolta anche scomodi e fuori dagli schemi.
Legati da un affetto ossessivo, quasi patologico, destinati a crescereduranti gli anni furiosi di una delle guerre più celebri (e celebrate) dell’antichità, i due figli più giovani di Priamo sono sorpresi da Achille mentre si recano presso una fontana. Troilo cerca rifugio nel vicino tempio di Apollo, dove Achille lo raggiunge e lo uccide brutalmente perché si compia il destino della conquista di Troia.
Polissena va incontro a un destino non meno drammatico. Achille si innamora perdutamente di lei e la ragazza, decisa a vendicare il fratello, seduce l’eroe scoprendo il suo punto debole, il tallone. Colpito da una freccia, Achille muore, ma la sua ombra, dopo la presa della città, rivendica Polissena come sua sposa e chiede che sia immolata sulla sua tomba. Questa è la trama che il mito ci consegna, benché articolata secondo numerose e diverse varianti.
Nella pièce “In amore e in guerra” il regista ischitano Salvatore Rongacoglie i due adolescenti nel problematico passaggio dalla giovinezza all’età adulta, ne accentua l’artificio di intercambiabilità dei ruoli come la reciproca tentazione simbiotica, affrancandoli dal ruolo di comprimari della narrazione classica per farne entrambi “oggetto del desiderio” dell’invincibile Pelide.
Sullo sfondo imperversa la follia insensata della guerra di Troia che, attraverso la falsa e grottesca narrazione della propaganda, così come attraverso le contraddittorie ed enigmatiche apparizioni di Elena, si esaurisce nella pretesa di rimarcare continuamente le divisioni e di irrigidire le identità. Pretesa illusoria di fronte all’ambiguità inesorabile e distruttiva dei conflitti, ma anche sforzo inutile, manifesta sconfitta del vano ragionare cartesiano intorno al Fato e al destino, che riesce sempre a spuntarla su ogni vita e ogni cosa.
In scena cinque attori isolani che da tempo abitano il teatro di Salvatore Ronga: sono Lucrezia Mandolini, Irene Esindi, Antonio Castiello, Giulio Cigliano, Angelo Iacono.
Le musiche dello spettacolo sono di Daniele Ubik.
«Dopo le felici esperienze di “Fu Lumena” e “L’estate a Trezene”–commenta il vicesindaco con delega alla Cultura e Turismo Carla Tufano – si consolida la collaborazione con Salvatore Ronga attraverso un nuovo spettacolo che, ancora una volta, si cala in un contesto culturale, come quello di Villa Arbusto, denso di collegamenti, non solo idealistici, con il mondo classico senza rinunciare ad affrontare questioni del presente come le relazioni familiari, la forza dei sentimenti, i conflitti politici, le responsabilitàindividuali e collettive nelle tragedie della Storia».
«L’arte e Il teatro – continua la Tufano – ci aiutano a scuotere le coscienze e a espandere la nostra percezione del mondo, innovando latradizione interpretativa per proporsi alle ultime generazioni in tutta la loro scottante attualità. Ecco perché, malgrado il Museo Pithecusae sia momentaneamente chiuso per importanti lavori diefficientamento energetico e riqualificazione complessiva, con tutta l’Amministrazione abbiamo voluto fortemente che il polo museale di Villa Arbusto conservasse in questi mesi spazi di fruizione vivi e vitaliper l’intera comunità di cittadini, ospiti e turisti. Ringrazio pertanto Salvatore Ronga e Salvatore Basile per queste preziose occasioni di incontro, crescita culturale e coesione sociale. Appuntamenti irrinunciabili, che si rinnoveranno anche nei prossimi mesi di settembre e ottobre».
“In amore e in guerra” andrà in scena nel Parco di Villa Arbusto lunedì 28 e martedì 29 agosto alle ore 21:00.
Lo spettacolo è prodotto dall’Associazione culturaleMetamorphosis e dal Comune di Lacco Ameno.
L’ingresso è gratuito, ma è necessaria la prenotazione chiamando al Tel. +39 081 996103, dal lunedì al sabato, dalle ore 9:30 alle ore 11:30. Il giovedì, il venerdì e il sabato, anche dalle ore 17:30 alle ore 18:30.
Per ulteriori informazioni scrivere a museo@comunelaccoameno.it