Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera:
“Buonasera sono Anna Buono e vorrei raccontare alla redazione di Nuvola TV quanto è capitato a me al mio gruppo teatrale, gli Histriones, nella scorsa settimana.
Dunque la scorsa settimana abbiamo partecipato alla rassegna organizzata dagli Amici del teatro nella pineta Nancy Bozzi dove
ci siamo ritrovati a sera tardi per le prove. Durante le prove di giovedi 7 a tarda sera un gruppo di ragazzini dai 10 ai 13 anni si è intrufolato in pineta. Io come responsabile del gruppo ho invitato i ragazzi ad uscire gentilmente spiegando loro che era pericoloso restare lì a quell’ora e che se si fossero fatti male ero io la responsabile di quel posto in quel momento. Loro fin dall’ inizio sono stati restii nell’usciere, ma appena hanno capito che io chiudevo il cancello con il lucchetto hanno iniziato ad offendere pesantemente con un linguaggio trivio e con epiteti cosi ingiuriosi che non oso ripetere per pudore. I ragazzi sono stati più e più volte invitati a smetterla ma hanno continuato con una violenza inimmaginabile per bambini di quella età. A un certo punto le loro urla erano così forti da sovrastare l’audio dei nostri microfoni e quindi noi ci siamo visti costretti a chiamare la polizia che ha mandato una volante in zona e quindi i ragazzi si sono dileguati.
Ma purtroppo la storia con finisce qua. La sera dello spettacolo di sabato tutto va per il meglio perché abbiamo avuto l’aiuto di due giovani che abbiamo lasciato a guarda dei cancelli e i ragazzini intimoriti dalla loro presenza, sottolineo pacifica, sono andati via, ma la domenica sera si è ripresentato lo stesso problema. I ragazzi approfitto della presenza solo della signora che faceva i biglietti hanno ripreso le offese con il solito linguaggio scurrile e maleducato e usando atteggiamenti aggressivi e violenti. Anche questa volta siamo stati costretti a chiamare la polizia per dileguare il gruppo è riprendere lo spettacolo.
Il mio racconto non rende il senso di profonda frustrazione e sgomento che tutti noi abbiamo provato difronte al comportamento di questi che a mio parere erano ancora dei bambini. Mi sono chiesta dove fossero i loro genitori ma soprattutto cosa mai potesse spingere dei ragazzini e delle ragazzine a comportarsi in quel modo , senza rispetto di nulla e di nessuno. L’unica cosa di cui sono certa è che ci accusavano di aver sottratto loro l’uso della pineta. Ma ancora mi chiedo cosa dovevano fare dei ragazzini a quell’ora di notte in pineta? E poiché mi hanno spiegato che è molto facile che loro scavalchino i concelli e entrino nottetempo ,è possibile che nessuno prenda dei provvedimenti in merito onde evitare che accada qualcosa di irreparabile?
Come mamma ed educazione di professione non riesco a buttarmi semplicemente alle spalle questa brutta storia ma sento la necessità di denunciare l’accaduto nella speranza che chi è preposto al rispetto delle norme e dei luoghi intervenga in modo che non succeda a Ischia quello che tristemente è avvenuto poco lontano da noi. Grazie per la vostra attenzione e spero che qualcosa ancora si possa fare”.