Il Pineta Grande Hospital diventa un Hub per la cura del piede diabetico in combinazione con gli specialisti ed i centri Spoke di diabetologia, cardiologia e della specialistica ambulatoriale del territorio circostante.
La struttura di Castelvolturno sempre più all’avanguardia nei percorsi di cura ai pazienti.
Fitto il programma di interventi organizzato nell’auditorium di Pineta Grande con gli interventi di apertura di: Beniamino Schiavone, Presidente Confindustria Caserta, Amedeo Blasotti, Direttore ASL Caserta e Vincenzo Schiavone, Presidente Pineta Grande Hospital.
A seguire gli interventi tecnici di: Marco Mazzella, Diabetologo Pineta Grande Hospital e Andrea Vitale, Coordinatore Ricerca Scientifica PGH. La sessione si chiude con il focus sul Percorso di trattamento del Piede Diabetico tra Ospedale e territorio, integrazione, umanizzazione, multidisciplinarietà e tecnica a cura di Rosario Mancusi Direttore dell’U.O.C di Chirurgia Vascolare e Massimo Danese, Presidente SIMCRI. Le Conclusioni sono affidate a Vincenzo De Luca, Presidente Regione Campania.
“Il percorso di cura e trattamento del piede diabetico di Pineta Grande Hospital è il frutto di un progetto congiunto Azienda-Ospedale – spiega Rosario Mancusi Direttore dell’U.O.C di Chirurgia Vascolare di Pineta Grande –“Che ha permesso, attraverso step progressivi condivisi e focalizzati sulla centralità del paziente e la sua presa in carico, di realizzare un protocollo diagnostico-terapeutico con approccio multidisciplinare condiviso da un team di specialisti mediante l’utilizzo di sistemi tecnologici e digitali all’avanguardia. L’accesso alle cure è stato strutturato tenendo conto dei diversi canali (ambulatoriale/pronto soccorso/continuità territoriale) e la presa in carico è stata semplificata con la definizione di aree e contatti dedicati per garantire la cura tempestiva, il trattamento e il supporto sul lungo periodo”.
Il Pineta Grande Hospital fungerà da Hub in combinazione con gli specialisti ed i centri Spoke di diabetologia, cardiologia e la specialistica ambulatoriale del territorio circostante, al fine di garantire un’efficiente gestione del paziente, ottimizzare l’accesso alle cure e ridurre il rischio di amputazioni maggiori degli arti inferiori ed il conseguente impatto sociale ed economico che tali procedure hanno sulla società.
L’incidenza del piede diabetico
Secondo i dati della società italiana di diabetologia sono sottoposti ad amputazione 7 mila pazienti italiani (il 40 per cento di questi va incontro ad un’amputazione maggiore dell’arto inferiore). Il cosiddetto ‘piede diabetico’ (ulcera del piede) ha un alto impatto epidemiologico; colpisce infatti il 5 per cento dei pazienti diabetici (circa 300 mila italiani) e determina un consumo di risorse pari al 25 per cento circa della spesa complessiva per l’assistenza ai pazienti diabetici. Il piede diabetico rappresenta inoltre il 2-4 per cento di tutti i ricoveri per diabete.