La legge di Bilancio 2024 innalza la soglia minima d’importo per ottenere la pensione anticipata contributiva: si salvano dalla nuova barriera le sole lavoratrici con figli. Nello specifico, si inaspriscono le condizioni per l’accesso a tale trattamento, richiedendo, oltre al requisito anagrafico pari a 64 anni ed al requisito contributivo pari a 20 anni, un “importo soglia” minimo dell’assegno pensionistico, pari non più ad almeno 2,8 volte quello dell’assegno sociale, ma a 3 volte l’assegno sociale. L’importo resta fermo a 2,8 volte l’assegno sociale solo per le donne con un figlio e scende a 2,6 volte per le donne con 2 o più figli. Quanti contributi sono necessari per riuscire ad ottenere, dal 2024, la pensione anticipata contributiva?
La legge di Bilancio 2024 (legge n. 213/2023), oltre ad aver pesantemente inciso sui trattamenti pensionistici agevolati sperimentali, come Quota 103ed Opzione donna, non risparmia nemmeno le tipologie di pensione anticipata previste in via strutturale dalla legge Fornero (art. 24 co. 10 e 11 D.L. n. 201/2011).
La Manovra dispone, infatti, importanti restrizioni in merito alla pensione anticipata contributiva, riservata a coloro che risultano privi di versamenti anteriori al 1996 o che optano per il computo presso la gestione Separata (art. 3 D.M. n. 282/1996).
Nello specifico, l’art. 1 co. 125 della L. n. 213/2023 inasprisce le condizioni per l’accesso a tale trattamento, richiedendo, oltre al requisito anagrafico pari a 64 anni ed al requisito contributivo pari a 20 anni, un “importo soglia” minimo dell’assegno pensionistico, pari non più ad almeno 2,8 volte quello dell’assegno sociale (1.496,35 euro per il 2024, circ. INPS n.1/2024), ma a 3 volte l’assegno sociale (1.603,23 euro). L’importo resta fermo a 2,8 volte l’assegno sociale solo per le donne con un figlio e scende a 2,6 volte (1.389,47 euro) per le donne con 2 o più figli.
Inoltre, la legge di Bilancio 2024 ha introdotto, per la prima volta, una finestra di attesa pari a 3 mesi ed un tetto massimo d’importo pari a 5 volte il trattamento minimo (2.993,05 euro per il 2024), sino alla maturazione del requisito di età per la pensione di vecchiaia ordinaria di cui all’art. 24 co.6 D.L. n. 201/2011 (attualmente e almeno sino al 31 dicembre 2024 pari a 67 anni).
Ma quanti contributi sono necessari per riuscire ad ottenere, dal 2024, la pensione anticipata contributiva? A quanto deve ammontare lo stipendio o il reddito per accedere a questo trattamento pensionistico agevolato, in base alle nuove condizioni?
Avvalersi della pensione anticipata contributiva a 64 anni, per la generalità dei lavoratori, richiederà nel 2024 un montante contributivo (ossia la somma dei contributi accantonati e rivalutati annualmente) pari ad almeno 402.044,56 euro.
Questo valore, infatti, moltiplicato per l’attuale coefficiente di trasformazione relativo ai 64 anni di età, ossia 5,184%, porta ad una pensione mensile di 1.603,23 euro, 3 volte l’assegno sociale.
Arrivare ad un simile accantonamento richiede versamenti non indifferenti nell’arco dell’intera vita lavorativa: considerando l’evoluzione negli anni del tasso di capitalizzazione ed il versamento di 20 anni di contribuzione (negli scenari è stato ipotizzato lo svolgimento dell’attività lavorativa dal 1° gennaio 2004 al 31 dicembre 2023), per arrivare a un montante di oltre 400.000 euro occorrerebbero versamenti annuali mediamente pari a 18.000 euro annui. Il che, significa uno stipendio medio di oltre 54.500 euro annui, o un reddito medio di 72.000 euro percepito in qualità di libero professionista iscritto alla gestione Separata.