di Elena Mazzella
Il sindaco di Barano, Dionigi Gaudioso, in una nota stampa comunica la fine dei lavori che hanno portato a risplendere di nuova luce l’antica torre medievale sita a Testaccio.
Essa fu eretta durante la dominazione degli Aragonesi nel meridione, intorno al XV Sec. insieme ad una serie di altre torri a Forio e S.Angelo.
“Ultimati i lavori di riqualificazione della Torre Quattrocentesca, posta in località Testaccio” scrive Gaudioso che prosegue descrivendo nel dettaglio tutti i particolari: “Le quattro facciate sono state pulite e tinteggiate, riservando particolare attenzione ai merli sovrastanti.
Le opere sono state realizzate grazie a fondi erogati dalla Città Metropolitana di Napoli, per € 25.000,00, e con il cofinanziamento da parte del Comune di Barano d’Ischia per i restanti € 6.872,62”.
Nuova vita dunque alla roccaforte che aveva funzione di avvistamento e rifugio degli abitanti dell’antico casale di Testaccio, dotata di cisterna e forno, al fine di resistere alla fame provocata dagli assedi saraceni. Poi, nel corso degli anni fu adibita a dimora del locale barone, dopodiché per lungo tempo rimase abbandonata e solo negli ultimi anni è stata restaurata e riaperta, ed eccola qua, bellissima.
E’ una torre di base quadrangolare, tipica delle costruzioni Aragonesi, senza basamento, eretta dal bianco tufaceo, su due livelli; il lato orientale presenta un portale al centro, arricchito da una spessa fascia di piperno, e sormontato da una apertura con balcone dalle lievi decorazioni a triangoli, mentre sul lato nord un passaggio pensile, sostenuto dall’arco rampante, mette in comunicazione il secondo livello della torre con gli edifici circostanti. Molte sono le leggende ad essa legate, ma questa e’ un’altra storia!