Oggi l’incontro in Prefettura. Si chiede l’anticipo dell’ ASL a fronte di una fideiussione della CIVITAS in attesa dell’esito giudiziario sul contenzioso.
COMUNICATO STAMPA
Stamattina il CUDAS, rappresentato dalla presidente Gianna Napoleone, ha partecipato all’incontro che si è tenuto in Prefettura sulla vertenza “Villa Mercede”. Hanno preso parte alla riunione i sindaci di Serrara Fontana, Ischia e Lacco Ameno; i vicesindaci di Serrara Fontana e di Forio; l’assessora Mangione del comune di Barano; Stani Senese in rappresentanza di Casamicciola;, il dott. Mimmo Loffredo, consigliere a Forio, insieme alla delegazione dei dipendenti della RSA di Fontana, accompagnati dai loro rappresentanti sindacali. Dall’altra parte del tavolo, gli amministratori della cooperativa Civitas, che gestisce in deroga i servizi a Villa Mercede e, per l’ASL NA2 NORD, il direttore amministrativo Francesco Balivo con il dottor Russo.
Il viceprefetto De Stefano, delegato a seguire la vicenda, di cui si era già occupato nel febbraio scorso, ha subito chiarito l’operatività dell’incontro, finalizzato, al di là della diatriba giudiziaria già in atto tra la cooperativa e l’ASL, a dare risposta alla pressante esigenza dei dipendenti di vedersi corrisposti i 5 stipendi maturati.
Nonostante la premessa, buona parte dell’incontro è stato dedicato da entrambe le parti contrapposte a ribadire rispettivamente le proprie posizioni: l’ASL sostiene di vantare un credito di svariate centinaia di migliaia di euro dalla cooperativa che, a sua volta, rivendica la liquidazione di tutto il dovuto per i servizi resi dal 2017 ad oggi secondo il capitolato. Fin dalle prime battute il dottor Balivo lasciava intendere che l’ASL era irremovibile nella sua scelta di sospendere ogni pagamento in attesa del pronunciamento della magistratura penale e civile.
A rappresentare con accorata concretezza la condizione insostenibile dei lavoratori, che continuano a prestare la loro opera quotidiana senza avere il minimo per mettere il piatto a tavola, sono stati i sindaci e i sindacalisti. In particolare, è arrivata proprio dai primi cittadini una proposta operativa in grado di uscire dallo stallo in cui è precipitata l’interlocuzione tra l’ASL e la cooperativa.
I sindaci hanno proposto che l’ASL versi la quota corrispondente agli stipendi e al necessario per il funzionamento della RSA a fronte di una fidejussione da parte della cooperativa a tutela dell’operazione contabile aziendale.
La proposta ha spiazzato l’esponente dell’ASL, arrivato al tavolo con una chiusura netta, che ha dovuto invece prendere in considerazione l’idea, pur riservandosi una verifica più attenta con gli esperti di Frattamaggiore. Una piccola ma significativa apertura sulla quale si è registrato anche l’interesse del viceprefetto.
I sindaci concordemente hanno sollecitato Balivo a fornire una risposta definitiva entro venerdì 7 giugno 2019. Da parte loro, i rappresentanti sindacali hanno chiarito che non si potrà chiedere ai lavoratori di continuare a sacrificarsi senza essere pagati, sottolineando le possibili ripercussioni negative sulle prestazioni erogate. Peraltro, anche gli amministratori isolani hanno insistito con forza sulla necessità di garantire il pieno funzionamento di Villa Mercede e la salvaguardia di tutti i servizi all’utenza.
Al termine dell’incontro, si è alzata, con grande civiltà e scoramento la voce di Mariagrazia Barbieri che ha esplicitato lo stato di disperazione in cui si trovano i lavoratori.
Come CUDAS esprimiamo ancora una volta il nostro pieno sostegno alla battaglia dei dipendenti e per la salvaguardia dei livelli di assistenza attuali a Villa Mercede.
In attesa della risposta dell’ASL continueremo a fare la nostra parte supportando l’azione istituzionale degli amministratori isolani, riservandoci iniziative di mobilitazione qualora da Frattamaggiore non arrivassero soluzioni adeguate a questa vicenda, esemplare dello stato pietoso in cui versa la gestione della sanità sulla nostra isola, Cenerentola dell’ASL NA 2 NORD.
CUDAS Ischia