Si infittisce ancora di più il tragico mistero che aleggia intorno alla morte di Antonella Di Massa. E’ stato ritrovato un tubicino come un cappio alla gola. Ed e’ l’ultimo giallo legato alla morte di Antonella di Massa ritrovata morta il 28 febbraio.
Nella giornata di ieri e’ avvenuta l’autopsia sul corpo della 51enne di Casamicciola che ha fatto perdere le sue tracce sabato 17 febbraio.
Agli oggetti rinvenuti attorno al cadavere trovato nel fondo incolto di un terreno a Succhivo, che corrispondono alle chiavi dell’ auto in tasca, il contenitore in mano, la busta di plastica nera e gli stessi abiti, si aggiunge il tubicino di plastica . Oggetti acquisti dagli inquirenti che non spiegano, ma che tengono aperta l’ipotesi di suicidio ma anche quella di omicidio.
Ora si attendono gli esiti scientifici, ma si fa largo comunque una convinzione: Antonella non sarebbe morta per soffocamento, nonostante quel cappio al collo improvvisato e nonostante il sacchetto di plastica nero rinvenuto attorno al cadavere.
Non c’erano lividi al collo, dunque si presume che il cappio non è stato stretto in modo tale da soffocare Antonella.
Tante le cose che ancora non si spiegano: cosa ha fatto per circa dieci giorni? ha incontrato qualcuno? ha avuto modo di dialogare con altre persone? Ipotesi, circostanze da mettere a fuoco, destinate a finire al centro dell’inchiesta condotta dal pm Giuseppe Tittaferrante, magistrato in forza al pool coordinato dal procuratore aggiunto Simona Di Monte.
