di Elena Mazzella
Mancano davvero pochissime ore alla prestigiosa cerimonia degli Oscar 2024 e cresce l’attesa di sapere se il film italiano candidato “Io Capitano” di Matteo Garrone, vincerà per la categoria Migliore film Internazionale.
Il regista produttore e sceneggiatore ottiene grande successo grazie alla trasposizione cinematografica di Gomorra.
La notte degli Oscar, che in passato ha regalato sorprese m’aspettate, lo attende: è lecito sognare che il regista possa aggiudicarsi l’ambita statuetta. La storia ci dice che l’Italia ha vinto più Oscar stranieri di tutti, ben 14, l’ultimo conferito nel 2014 a Paolo Sorrentino per il film “La grande bellezza.
Garrone a Venezia, in occasione della 80esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica dov’è si aggiudicò il Leone d’argento per la miglior regia, dichiaro’: “Per realizzare il film siamo partiti dalle testimonianze vere di chi ha vissuto questa odissea contemporanea e abbiamo deciso di mettere la macchina da presa dal loro punto di vista. Una sorta di controcampo rispetto alle immagini che siamo abituati a vedere dalla nostra angolazione occidentale, nel tentativo di dare voce, finalmente, a chi di solito non ce l’ha”.
Per dare al film quell’autenticità di cui aveva bisogno, Garrone ha fatto moltissimi casting in Africa. Fino a quando non è rimasto folgorato da due giovanissimi ragazzi di Dakar: Seydou Sarr e Moustapha Fall. Il primo, 17enne all’inizio delle riprese, non aveva mai recitato in vita sua mentre Moustapha, 18enne, aveva fatto un po’ di teatro a scuola. Il regista non solo li sceglie senza esitazioni ma li porta con sé in Italia, ospitandoli a casa di sua madre a Fregene.
Il risultato? Un’interpretazione straordinaria da parte di entrambi con Seydou che vince il leggendario Premio Marcello Mastroianni che viene assegnato al miglior attore o alla miglior attrice emergenti. Grande appassionato di calcio, Seydou sogna ancora una carriera sui campi da gioco ma vuole anche continuare a fare il cinema. Unica certezza: vivere in Italia, come ha dichiarato in un’intervista. Aggiungendo poi che oggi “Matteo è come un padre per me e sua mamma, tra una pasta al ragù e un fritto di calamari, mi sta persino insegnando l’italiano”.
Appuntamento dunque questa sera alle 23:50 su Rai Uno per tifare Italia !