di Elena Mazzella
Secondo recenti studi in Campania si registrano spaventosi aumenti di pazienti affetti da diabete: circa 400mila ammalati con una incidenza del 7% ovvero un paziente su ogni sette abitanti. Su questa seria patologia di cui ancora oggi si sa molto poco tra la popolazione, si esprime lo specialista Chirurgo CardioToracoVascolare Dott. Rosario Mancusi durante un intervento in diretta su Mattina Live.
“L’unica arma che abbiamo nei confronti di questa patologia multiorgano e’ la prevenzione” afferma il dott. Rosario Mancusi, Direttore dell’UOC di chirurgia Vascolare ed Endovascolare al Pineta Grande Hispital e fondatore del centro diabetologico isolano Ischia Vascular Institute MA.MA Medica.
“Gli organi che possono essere colpiti da questa patologia sono tantissimi, tra questi si possono verificare problemi all’occhio, al cervello, può accelerare un problema di natura ischemica sia a livello cerebrale che a livello del cuore quindi cardiopatia ischemica o a livello periferico ossia l’arteopatia periferica, può altresì provocare problemi al rene”.
Lo specialista lancia poi un appello:
“Si tratta di una patologia seria da non sottovalutare che va trattata in maniera altrettanto seria.
C’è bisogno di un lavoro di gruppo con un team di vari specialisti che riescono a collaborare tra di loro sia per la prevenzione che per la cura di eventuali complicanze.
Bisogna prestare molta attenzione ai primi segnali che possono essere sonnolenza e stanchezza. Tra le incidenze vi possono essere quella della familiarità ma anche il sovrappeso o il consumo eccessivo di grassi e zuccheri”.
Il Dott. Mancusi continua poi affermando quanto la medicina abbia fatto notevoli passi in avanti grazie a nuovi studi che hanno portato alla creazione di nuovi farmaci che permettono di equilibrare rapidamente il paziente affetto da diabete di tipo due e quindi evitarne le complicanze più importanti.
A breve a Nuvola Tv con il dottor Rosario Mancusi analizzeremo la situazione isolana ed approfondiremo la complicanza del piede diabetico.
