L’Area Marina Protetta Regno di Nettuno ha partecipato, con il direttore Antonino Miccio Caterina Kat Iacono, al 53° Congresso della Società Italiana di Biologia Marina, organizzato a Roma dalla SIBM Società Italiana di Biologia Marina.
Si è partiti dalla consapevolezza che gli oceani e i mari stiano vivendo una crisi silenziosa a causa della combinazione di fattori destabilizzanti quali il cambiamento climatico, il sovrasfruttamento delle risorse biotiche degli ecosistemi marini e le varie forme di inquinamento.
“Noi abbiamo raccontato le nostre attività, soffermandoci in particolare – con Oceanomare Delphis Onlus – sull’efficacia della zona pelagica a tutela dei cetacei, nel canyon di Cuma, tra Ischia e Ventotene.
Con Maria Cristina Gambi si sono invece sottolineati gli effetti a lungo termine dei cambiamenti climatici sugli organismi marini, esponendo i risultati di uno studio effettuato nel Parco Archeologico Sommerso di Baia in collaborazione con la nostra AMP.
Dutante la tavola rotonda di chiusura del Congresso sono state discusse problematiche e possibili soluzioni in un dibattito di elevato spessore scientico-gestionale”.
Oceanomare Delphis, in collaborazione con l’Area Marina Protetta Regno di Nettuno e l’ Area Marina Protetta Riserva Naturale Statale di Ventotene e S.Stefano ha presentato un lavoro sulle campagne di monitoraggio invernali che si sono svolte nell’IMMA Acque di Ischia e Ventotene.
“Il poster è dedicato alla forza del network per i cetacei che si è creato attraverso il Gemellaggio tra le due Aree Marine Protette. Grazie a Alessandra Staffelli e a Caterina Iacono”.