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A VILLA ARBUSTO “SUONI E SEGNI DI VAIA”, MOSTRA IMMERSIVA SU UOMO, NATURA E CLIMA



Da giovedì 10 ottobre negli spazi espositivi di Villa Gingerò a Lacco Ameno, un’emozionante esposizione tra suoni, video e fotografie per raccontare l’impatto della crisi climatica su territori e comunità


c.s. Lacco Ameno 4 ottobre | Un progetto di forte impatto emozionale per riflettere sul rapporto tra uomo, natura e crisi climatica. Giovedì 10 ottobre alle ore 18:00, negli spazi del polo museale di Villa Arbusto a Lacco Ameno, si inaugura la mostra “Suoni e Segni di Vaia”, iniziativa che nasce dalla collaborazione tra il Comune di Lacco Ameno, il Circolo Georges Sadoul di Ischial’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e il METS – Museo Etnografico Trentino San Michele.
La mostra, visitabile fino al prossimo 31 ottobre, è un viaggio di approfondimento sensoriale e visivo della “Tempesta Vaia”, evento climatico che, nell’ottobre 2018, ha coinvolto una vasta area alpina: raffiche di vento dai 100 ai 200 km/h e forti piogge hanno provocato la caduta di milioni di alberi devastando decine di migliaia di ettari di foreste di conifere. Un disastro naturale che ha reso evidente, ancora una volta nel nostro Paese, l’impatto del cambiamento climatico globale sui territori e le comunità.

Nata da un’idea dell’architetto Claudio Lucchin per sollecitare una capacità di ascolto più consapevole verso le tematiche ambientali e risintonizzare il nostro “stile di vita” con le più naturali necessità del pianeta, “Suoni e Segni di Vaia” arriva nel comune di Lacco Ameno dopo le positive esperienze del METS, Forlì e Roma. Un’installazione particolarmente originale ed immersiva, strutturata in tre momenti: un’esposizione fotografica di Roberto Besana sui luoghi che hanno subito la furia della tempesta; un video, “L’indicibile linguaggio della natura”, ideato e realizzato da Roberto Besana e Davide Grecchi con testi di Mimmo Sorrentino sul rapporto uomo-natura; un audio “Suoni di Vaia”, di Elisa Pisetta e Cristian Postal che, oltre alle testimonianze di chi ha vissuto quella tragedia che ha cambiato profondamente la morfologia dei territori, offre al visitatore una “esperienza sensoriale” unica, potendo ascoltare per oltre 15 minuti, all’interno di una camera oscura, i suoni della natura mentre il vento soffia a oltre 200km/h.

Vista la tematica strettamente ambientale del progetto, è nata l’idea di affiancare al taglio emozionale dell’installazione a Villa Gingerò, un approccio scientifico e proporre un ciclo di incontri sul tema dell’educazione ambientale dedicato alla formazione dei docenti, degli studenti e della cittadinanza.
In occasione dell’inaugurazione, sarà prevista una visita guidata della mostra, preceduta dai saluti istituzionali e dagli interventi di Arturo Martorelli, docente Istituto Italiano per gli Studi filosofici di Napoli; Elena Gagliasso, docente senior del Dipartimento Filosofia all’Università la Sapienza di Roma; Fabrizio Rufo, docente di Bioetica all’Università la Sapienza di Roma; Roberto Besana, fotografo e divulgatore.

Si segnala in particolare la conferenza di venerdì 11 ottobre alle ore 17:00, ancora a Villa Arbusto, dove saranno affrontati i temi “Territorio: cura o possesso”, a cura Ezio Amistadi (Presidente Mets) e “Ottimizzazione forestale”, a cura di Mauro Gilmozzi della Magnifica Comunità di Fiemme, ente storico che racconterà l’esperienza di secoli nella gestione delle foreste come fattore strategico di custodia e sviluppo del territorio, programmando, ad esempio, periodici tagli di legname, rimboschimenti e cura della viabilità forestale.

La mostra, a ingresso libero, seguirà gli orari di apertura del Museo archeologico Pithecusae. In particolare, la mattina sarà dedicata alle classi degli Istituti scolastici dell’isola. Durante le visite, i ragazzi potranno arricchire la loro esperienza grazie all’incontro con i gruppi ambientalisti, un virtual tour del METS, Museo Etnografico Trentino San Michele (previsto lunedì 14 ottobre), approfondimenti sulla conoscenza del territorio, sulla flora locale, sui sentieri esistenti nei boschi, sull’educazione ambientale, sulla salvaguardia del suolo e del paesaggio. Solo dalla conoscenza e sensibilizzazione dell’ambiente crescono generazioni capaci di cogliere la sfida di un futuro più giusto da vivere con maggiore consapevolezza.

«Il cambiamento climatico è un tema del quale il Circolo G. Sadoul si è occupato da vari anni proponendo seminari, conferenze, dibattiti, convegni con gli studenti ritenendo fondamentale che la conoscenza delle scienze ambientali sia condivisa tra i cittadini, le scuole e gli amministratori» ricorda la presidente Emilia Di Pace. «E’ stato quindi naturale per il Circolo cogliere l’opportunità di suggerire l’istallazione della mostra sensoriale e visiva “Suoni e Segni di Vaia” nella nostra isola coinvolgendo in particolare le scuole. Dato che anche la nostra realtà locale è stata più volte fortemente colpita da eventi climatici estremi, è molto importante che gli studenti visitino la mostra per prendere coscienza del cambiamento climatico in atto, della corretta gestione e salvaguardia del territorio, nonchè dell’urgenza di comprendere l’intimo rapporto tra uomo e ambiente».

«Il progetto “Suoni e segni di Vaia” rappresenta un’occasione, importante e necessaria, per ragionare insieme sul rapporto tra uomo, natura e crisi climatiche», ha dichiarato la vicesindaca di Lacco Ameno arch. Carla Tufano. «Nella notte del 26 novembre del 2022, proprio come accaduto qualche anno prima su tutto il nord-est italiano, l’isola d’Ischia è stata colpita con intensità inaudita da una tremenda alluvione. Un bilancio tragico in termini di vite umane e devastazione ambientale. Una ferità ancora aperta, visibile, nei ricordi della comunità e nel cuore verde della nostra terra. Diventa quindi essenziale, anche grazie alla forza espressiva delle arti, approfondire la questione dei disastri naturali e prendere consapevolezza dell’ambiente, prezioso e vulnerabile, in cui viviamo e del quale dobbiamo prenderci cura senza più ritardi o esitazioni».

“Suoni e segni di Vaia” è dedicata alla memoria di Pietro Greco, chimico, giornalista scientifico e scrittore.
L’ingresso alla Mostra è gratuito.
Info e orari: www.pithecusae.it oppure chiamare 081996103
museo@comunelaccoameno.it 

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