Una delle voci più autorevoli del teatro e della canzone napoletana si esibirà lunedì 23 dicembre alle ore 19:30 in un recital-concerto nel santuario di Lacco Ameno, con musiche e testi legati allo spirito delle feste e alla tradizione della ‘Cantata dei pastori’
c.s. | Lunedì 23 dicembre, alle ore 19:30, nella Basilica dedicata al culto di Santa Restituta a Lacco Ameno si terrà lo spettacolo “Incanto di Natale”, recital-concerto di Peppe Barra tratto dalla tradizionale ‘Cantata dei Pastori’, opera del teatro religioso tardo-seicentesco scritta da Andrea Perrucci. Una rilettura originale per rinnovare le tradizioni legate al Natale attraverso l’estro creativo, la forza della parola e il talento dirompente di un artista che da oltre cinquanta anni rappresenta una delle voci più autorevoli del teatro e della canzone popolare napoletana.
Lo spettacolo, promosso dall’assessorato alla Cultura del Comune di Lacco Ameno, attinge ai temi della tradizione e della memoria, con canti e testi del ‘600 e ‘700 reinterpretati da Barra in chiave contemporanea, ridando così nuova linfa ai personaggi principali del presepe napoletano. In questo suggestivo abbraccio artistico che comprende la grandezza di autori della Tradizione partenopea, come Raffaele Viviani a Salvatore Di Giacomo, e il presente, con l’innesto di compositori e interpreti contemporanei quali Roberto De Simone, Peppe Barra, Paolo Del Vecchio e Luca Urciuolo, l’artista rappresenterà in scena l’incanto del Verbo fatto uomo, il Mistero della Natività come vissuto dallo spirito popolare napoletano, il trionfo del Bene sul Male con la nascita del Redentore.
Ad accompagnarlo, uno straordinario ensemble di artisti e musicisti da tempo suoi compagni di viaggio, che comprende il soprano Angela Luglio, il controtenore Enrico Vicinanza, Paolo De Vecchio alle chitarre, Luca Urciolo al pianoforte, Sasà Pelosi alla fisarmonica e basso, Ivan Lacagnina alle tammorre e percussioni, Francesco De Cristofaro ai flauti etnici.
Tutto sotto l’attenta regia di un artista poliedrico, quale Barra, incarnazione di una cultura napoletana legata alla tradizione eppure universale. Il Maestro, che per le feste di Natale porterà in scena la sua classicissima ‘Cantata dei pastori’ al Teatro Trianon di Napoli, si esibirà eccezionalmente a Lacco Ameno per la prima volta con uno spettacolo inedito. Da protagonista della scena sempre autentico, in grado come pochi di trasmettere al pubblico la forza contagiosa delle emozioni più intense, dalla risata liberatoria alla più genuina commozione.
«‘Incanto di Natale’ – dichiara la vicesindaca e assessore alla Cultura Carla Tufano – rappresenta uno spettacolo unico, davvero imperdibile e perfettamente calato nel calendario di appuntamenti natalizi che l’Amministrazione ha messo a punto per coinvolgere cittadini e ospiti nell’atmosfera viva e palpitante delle feste. Una proposta di alto profilo artistico che, grazie alla presenza del Maestro Peppe Barra e dei suoi bravissimi musicisti, che ringrazio per aver accettato il nostro invito, sarà assolutamente sorprendente, dal forte impatto emotivo, in grado di entusiasmare il pubblico per originalità e spessore. Ringrazio anche don Pasquale Mattera per aver accettato di ospitare lo spettacolo nella Basilica di Santa Restituta, uno dei gioielli del nostro territorio. La sua atmosfera unica ci immergerà completamente nello spirito del Natale, facendone un’esperienza di comunità e condivisione che andrà oltre la musica stessa».
‘Incanto di Natale’, prodotto da Aquadia, è uno spettacolo organizzato dal Comune di Lacco Ameno e inserita nel “Cartellone degli eventi metropolitani 2024/2025” della Città metropolitana di Napoli.
L’ingresso è gratuito.
Per info: tel. 081 99 61 03
Peppe Barra, breve biografia
Figlio d’arte, Peppe Barra nasce a Roma nel 1944 da una famiglia di artisti napoletani. Dalla madre Concetta eredita la felicità di stare in scena: da bambino frequenta un’importante scuola di teatro e dizione e comincia così la sua carriera di attore. Sin dall’inizio, nei suoi spettacoli teatrali predilige la musica ed il canto: due componenti importantissime ed irrinunciabili da determinare l’incontro con Roberto De Simone e la Nuova Compagnia di Canto popolare, incontro che contribuirà in maniera significativa alla sua evoluzione artistica.
Nella seconda metà degli anni ’70 è stato uno dei protagonisti indiscussi della “Gatta Cenerentola”, l’opera teatrale di De Simone, rappresentata con successo in tutto il mondo. Negli anni ’80 fonda la Compagnia “Peppe & Barra” con la quale riscuote grandi successi in Italia e all’estero. Interprete magistrale di canzoni e tammurriate, di liriche teatrali e poesie, Barra compone in un unico affresco sonoro, melodico e ritmato, gli echi del passato e i moderni ritmi del Mediterraneo.
Conoscitore e attento ricercatore della tradizione popolare, Peppe Barra si dimostra particolarmente felice nel “contaminare” i generi. Il suo repertorio contiene pezzi classici e brani suoi o, di autori a lui vicini, sempre eseguiti in dialetto per dare maggiore forza al significato dei testi che hanno per tema esperienze autobiografiche: l’amore, la vita e la morte, quell’ironia e quel sarcasmo tutti partenopei che Barra esprime come nessun altro. Agli inizi degli anni ’90 approda al suo esordio discografico come solista con “MO’ VENE”. Un disco (a cui partecipano Billy Cobham, Famodou Don Moye dell’Art Ensemble Of Chicago e l’adorata mamma Concetta) in cui, ancora una volta, vengono esaltate le sue camaleontiche doti espressive e si afferma con forza la sua capacità diinterpretare in maniera nuova la musica popolare. Con questo album Barra si aggiudica la Targa Tenco 1993 nella categoria “migliore interprete”.
Fabrizio De Andrè gli chiede l’adattamento e l’interpretazione in napoletano del suo brano “Bocca di rosa” e lo inserisce nell’album “Canti randagi”. Nel dicembre del 2000 interpreta magistralmente il ruolo di Mister Peachum ne “L’Opera da tre soldi” di Bertold Brecht e Kurt Weill diretta dal maestro Heinz Carl Gruber.
Intanto continua il suo lavoro di sperimentazione di nuove sonorità e di utilizzo della voce come strumento avvicinandosi decisamente al filone della World Music. Attualmente prosegue la sua attività teatrale e concertistica sempre per raccontare la sua Napoli, popolata di figure semplici, animata da una cultura profondamente popolare e autentica.