A 40 anni dalla strage del rapido 904 Ischia ricorda Federica Taglialatela, vittima ischitana insieme al padre Gioacchino della strage del rapido 904, strage dimenticata, strage di Natale. Un attentato ferocissimo, parte di una trama eversiva che in quegli anni mirava a scardinare il sistema democratico. Un attentato dinamitardo al treno che partito da Napoli alle 12:55 di domenica 23 dicembre 1984, sarebbe dovuto arrivare a Milano alle 22:00. Un treno sul quale viaggiavano intere famiglie del Sud per andare a festeggiare il Natale con i parenti emigrati al Nord. Lo chiamarono “il treno dei disperati” ma chi c’era rivendica una realtà oltre tutti gli stereotipi: non un grido si levò dal silenzio annichilito di chi marciava a piedi fuori dalla Grande Galleria dell’Appennino, dove era esplosa la bomba. 40 anni dopo la verità va ancora cercata e la storia dolorosa e complessa del Paese è ancora terreno di scontro. Dobbiamo cercare la verità per avere giustizia. Ai nostri microfoni il commosso ricordo del sindaco Enzo Ferrandino, amico e coetneo di Federica