Giuseppe Luongo, rinomato e stimato vulcanologo, offre una profonda riflessione sul ruolo dei tecnocrati nella gestione della ricerca scientifica durante la crisi bradisismica in corso da oltre un decennio. Luongo sottolinea come, durante questa crisi, i responsabili del monitoraggio si siano limitati a descrivere il modo in cui la crisi si è sviluppata (Know how), senza approfondire le cause (Know why) del fenomeno.
L’importanza della Comunicazione Scientifica
Luongo osserva che tale comportamento è dovuto alla volontà di non esporsi su tematiche complesse e alla difficoltà di fornire ipotesi attendibili. Tuttavia, egli sostiene che gli scienziati debbano dialogare con la società , traducendo i fenomeni in corso in modo comprensibile e non presentando le conclusioni in modo autoritario senza le argomentazioni che le sostengono.
Il Ruolo dei Tecnocrati nella Ricerca
Secondo Luongo, l’assegnazione del monitoraggio per gli obiettivi della Protezione Civile agli istituti di ricerca ha dato luogo alla nascita di un ceto di tecnocrati. Questo ha spinto i ricercatori a modificare il proprio stile di lavoro, concentrandosi sempre piĂą sui dati prodotti dalle costose attrezzature di calcolo piuttosto che sulla concettualizzazione dei fenomeni.
La Sfida dell’Innovazione Scientifica
Luongo avverte che, sebbene avremo sempre piĂą dati precisi, rischiamo di non saperli utilizzare per comprendere il processo che li ha generati. Il peso di questi dati può diventare insuperabile nello scontro tra teorie diverse, rendendo impossibile l’innovazione della scienza.
La riflessione di Giuseppe Luongo invita a una maggiore consapevolezza e a un approccio piĂą equilibrato nella gestione della ricerca scientifica, al fine di promuovere una comprensione piĂą profonda e innovativa dei fenomeni naturali.