Dopo poco più di due ore riapre la sopraelevata. Terminati i rilievi è stato rimosso il cadavere del giovane 16enne che sarà sottoposto ad autopsia. Le indagini proseguono per stabilire la causa della “distrazione” che ha portato la donna alla guida della Peugeot grigia (anche questa rimossa) a finire nell’altra corsia e a travolgere il ragazzo che camminava a piedi sul bordo della strada. Emergono prime indiscrezioni sulla causa dell’assurdo manovra compiuta dalla donna ischitana Claudia Sasso: è sotto effetto di psicofarmaci. Non c’è nessun segno di frenata e superava il limite di velocità andando a circa 80 km/h (l’auto era in quarta), non sono coinvolti altri mezzi. Dunque la mancanza di lucidità l’ha portata a perdere il controllo del mezzo uccidendo il giovane che si trovava al posto sbagliato nel momento sbagliato. Al momento la donna è in ospedale, nei suoi confronti c’è l’accusa di omicidio stradale pluriaggravato. È atteso a momenti l’arresto dalla Polizia di Stato che è già al Rizzoli per le analisi del caso.