giovedì, Marzo 6, 2025
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Campi Flegrei: Hugin, il Robot Sottomarino Norvegese per Monitorare la Caldera



La caldera dei Campi Flegrei, una delle aree vulcaniche più monitorate al mondo, sarà presto esplorata in modo innovativo grazie a Hugin, un sottomarino norvegese di ultima generazione. Questo veicolo autonomo subacqueo, acquistato dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn per 5 milioni di euro con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), rappresenta un passo avanti cruciale per la ricerca scientifica e la prevenzione dei rischi vulcanici.

di Elena Mazzella

Hugin è un sottomarino senza pilota, lungo circa cinque metri, progettato per operare fino a 3.000 metri di profondità. Dotato di telecamere ad alta definizione, sonar avanzati e sensori per il monitoraggio dei gas, il veicolo è in grado di raccogliere dati ad alta risoluzione. Tra le sue tecnologie più innovative troviamo:

– *Sonar multibeam EM 2040* : per mappature dettagliate dei fondali marini.

– *Sonar a apertura sintetica HISAS 1032* : con una sensibilità dieci volte superiore rispetto ai sonar convenzionali.

– *Fotocamera subacquea CathX Ocean* : con risoluzione fino a 4096×2304 pixel, ideale per immagini dettagliate e correzioni avanzate.

Grazie alla sua autonomia di navigazione fino a 18 ore e alla capacità di comunicare in tempo reale, Hugin è uno strumento versatile e all’avanguardia per l’esplorazione marina.

Le missioni di Hugin si concentreranno su:

– Mappatura del perimetro sottomarino della caldera: per definire con precisione i confini della struttura vulcanica sommersa.

– Misurazione delle faglie geologiche: per comprendere meglio la dinamica tettonica dell’area.

– Monitoraggio delle fumarole e delle emissioni gassose: per analizzare i gas vulcanici, come anidride carbonica e metano, e valutare i rischi associati.

Questi dati, finora basati su modelli teorici, saranno finalmente disponibili grazie alle capacità di Hugin, fornendo informazioni essenziali per la sicurezza e la gestione del territorio.

Il sottomarino è arrivato alla stazione di Portici alcune settimane fa e inizierà le sue missioni esplorative tra maggio e giugno. Questo progetto, coordinato dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn, mira a consolidare il ruolo dell’istituzione come hub di eccellenza internazionale nella ricerca marina. La caldera dei Campi Flegrei, che si estende dal Golfo di Pozzuoli fino a Ischia e Bacoli, è una delle aree vulcaniche più complesse e affascinanti del pianeta, e Hugin rappresenta un’opportunità unica per studiarla in dettaglio.

L’utilizzo del sottomarino robotico non solo migliorerà la comprensione scientifica della caldera, ma contribuirà anche alla prevenzione dei rischi vulcanici, un aspetto cruciale per la sicurezza delle comunità locali. Come sottolineato da Simonepietro Canese, primo tecnologo di ricerca della Stazione Anton Dohrn, “Hugin ci consentirà di vedere e studiare direttamente una parte della caldera che fino ad oggi era stata analizzata solo attraverso modelli teorici.”

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