mercoledì, Marzo 12, 2025
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Biodiversità e turismo sostenibile, Vivara si racconta alla BMT



Venerdì 14 marzo alle 13.00 (Sala Tirreno) focus sulla Riserva Naturale Statale: così le modalità di fruizione e tutela dell’oasi diventano un modello di gestione per il turismo del futuro. E nel corso dell’evento sarà presentato il nuovo logo 

Un modello di fruizione che continua a privilegiare la tutela della biodiversità, in tempi in cui il turismo è invece spesso invasivo e impattante, e un approccio multidisciplinare che aiuterà a comprendere le peculiarità di un luogo unico al mondo: così l’isolotto di Vivara, che dal 2002 è Riserva Naturale Statale ed è di proprietà privata e che dal 2023 è stabilmente riaperto al pubblico, si racconta nell’ambito della Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli
Venerdì 14 marzo alle 13.00, nella Sala Tirreno, è in programma la tavola rotonda “Vivara, tra biodiversità e turismo”, nel corso della quale saranno inoltre ufficialmente presentati il nuovo logo e la nuova comunicazione visiva della Riserva, realizzati da Paolo Altieri.


Agli interventi istituzionali del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dell’Area Marina Protetta “Regno di Nettuno”, della Regione Campania, del Comune Di Procida e della proprietà dell’isola, rappresentata dalla famiglia Diana, farà seguito un focus sul progetto di collaborazione strutturata tra la Riserva e cinque Dipartimenti Universitari, mirato a condurre un monitoraggio completo dell’habitat della Riserva. Nel dettaglio, sono previsti interventi dei Dipartimenti di Biologia e Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse (Università degli Studi Federico II), del Dipartimento di Archeologia (Università Suor Orsola Benincasa), dell’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (CNR) e del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Biologiche e Farmaceutiche (Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”.
La collaborazione tra i diversi enti di ricerca nel monitoraggio dell’habitat della Riserva Naturale Statale di Vivara rappresenta un’opportunità unica per unire forze, competenze e risorse al fine di proteggere questo prezioso patrimonio naturale e culturale. Attraverso un approccio interdisciplinare e una partecipazione attiva degli studenti, il progetto mira a fornire dati scientifici fondamentali e a promuovere una cultura della conservazione e della sostenibilità ambientale”.
Con i suoi 0,34 chilometri quadrati e i suoi 109 metri sul livello del mare, una conformazione geografica a forma di falce e una morfologia legata all’originaria appartenenza a un cratere vulcanico, il più antico dell’intera area, Vivara custodisce preziose tracce di insediamenti riferibili all’età del Bronzo, quando era crocevia strategico nei traffici marittimi dalla Grecia di età micenea all’Occidente, ed è uno dei più straordinari hotspot di biodiversità per l’avifauna migratrice e numerose specie botaniche.
In questo periodo dell’anno, la Riserva è aperta ai percorsi di visita ambientale organizzati (sabato e domenica alle 10.00), previa prenotazione obbligatoria sul sito ufficiale (www.vivarariservanaturalestatale.it), con turni di un massimo di 25 persone per volta: una soluzione volta a preservare gli equilibri degli ecosistemi, in conformità alle norme di tutela della Riserva.

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