Sono ufficialmente iniziati i lavori di restauro delle opere scultoree di Giovanni Maltese, celebre artista foriano, conservate all’interno del Torrione di Forio. L’iniziativa, dedicata alla valorizzazione del patrimonio culturale locale, segna un passo importante nella tutela della storia e dell’arte del territorio.
Il consigliere con delega alla Cultura, Davide Laezza, ha sottolineato l’importanza di questo intervento: _“Passo dopo passo, lavoriamo alla valorizzazione del nostro patrimonio materiale e alla riqualificazione dei beni culturali. I nostri luoghi, la nostra storia”_ .
Il progetto vede la collaborazione dell’ *Accademia delle Belle Arti di Napoli* e dell’ *Università della Tuscia* , unendo competenze e passione per rendere onore alle opere di Giovanni Maltese.
Il direttore dei lavori, Diego Esposito, ha espresso grande soddisfazione per l’avvio del restauro, definendolo un sogno che finalmente si realizza: “Questo sogno si è concretizzato grazie alla volontà del Sindaco di Forio d’Ischia, Stanislao Verde, proiettata nel recupero, tutela e valorizzazione del patrimonio artistico foriano, e alla sensibilità dell’Assessore Davide Laezza e del Capo Ufficio Tecnico, arch. Giampiero Lamonica”.
Esposito ha inoltre ringraziato il Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, prof. Giuseppe Gaeta, e la prof.ssa Giovanna Cassese, Coordinatrice della Scuola di Restauro, per il sostegno al progetto. Un ruolo centrale sarà ricoperto dalla prof.ssa Luciana Festa, che ha avviato i lavori di restauro insieme agli studenti e docenti dell’Accademia e dell’Università della Tuscia.
Un Restauro di Grande Valore
Il progetto prevede un lungo e complesso lavoro che si protrarrà nei prossimi mesi, coinvolgendo diverse figure accademiche e giovani studenti. Il restauro rappresenta un contributo alla conservazione delle opere di Maltese, testimonianza preziosa della cultura e dell’arte di Forio.
Questa iniziativa testimonia inoltre l’impegno congiunto delle istituzioni locali e del mondo accademico nel preservare il patrimonio culturale, rendendo omaggio a una figura simbolo dell’arte foriana e alla sua eredità senza tempo.
