lunedì, Novembre 25, 2024
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UN FIUME UMANO SOLIDARIZZA COL SINDACO DI BACOLI MINACCIATO DI MORTE DALLA CAMORRA



UN FIUME UMANO SOLIDARIZZA COL SINDACO DI BACOLI MINACCIATO DI MORTE DALLA CAMORRA: “CARO JOSI, NON SEI SOLO, SIAMO TUTTI CON TE”

di Gennaro Savio

Il corteo con cui si è solidarizzato col giovane sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione minacciato di morte dalla camorra, è stato aperto dallo striscione su cui era impressa la frase “Bacoli non ha paura”. A sostenerlo centinaia di ragazzi che lungo tutto il percorso hanno cantato a squarciagola  canti di resistenza alle mafie e i “Cento passi”, la famosa canzone dedicata a Peppino Impastato, il giovane dirigente comunista assassinato a Cinisi il 9 maggio 1978. Un vero e proprio fiume umano che ha attraversato per ore le strade cittadine, si è stretto attorno a Josi al quale, oltre ad alcune telefonate minatorie in cui è stato minacciato di “fare la stessa fine di Don Peppe Diana”, il prete anticamorra assassinato nel 1994 a Casal di Principe, sono stati fatti recapitare dei proiettili in Municipio. Sono stati tanti i sindaci campani che hanno portato la loro solidarietà al collega di Bacoli, tra cui anche il sindaco anticamorra di Casal di Principe Renato Natale, grande amico di Don Peppe Diana. Si è trattata di una massiccia ed inaspettata partecipazione di popolo che ha commosso il primo cittadino bacolese che nonostante le minacce si è detto deciso ad andare avanti nella sua azione amministrativa di cambiamento della città. Personalmente che ho avuto l’onore di guidare il corteo nel corso principale di Bacoli, ho sottolineato che dinanzi alle minacce subite bisogna fare quadrato attorno a Josi e non lasciarlo solo.  Cosa aggiungere. Merita il rispetto di tutti un sindaco come Josi, che in questi giorni nel portare avanti una decisa e coraggiosa lotta alla grossa evasione fiscale è giunto persino a staccare l’acqua a grosse strutture imprenditoriali e ai lidi militari morosi e che all’età di 28 anni, durante il suo primo mandato durato nel 2015 appena un anno a causa di un vero e proprio golpe politico che fu messo in atto da alcuni consiglieri della sua stessa maggioranza che lo tradirono nel chiuso di uno studio notarile, diede alle famiglie meno abbienti la possibilità di usufruire gratuitamente dei lidi militari, che fece si che i ragazzi di famiglie a basso reddito svolgessero gratuitamente attività sportiva nelle associazioni cittadine, che riservò  posti barca gratuiti ai residenti, che mise a disposizione la sua auto blu per far accompagnare a scuola un bambino speciale e che recuperò alla fruizione pubblica ampie aree abbandonate da tempo, oltre ad aprire al pubblico Villa Ferretti, l’immobile requisito alla camorra e a donare ai bambini bacolesi il primo parco-giochi pubblico.

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