“Il parco macchine Eavbus a Ischia dovrebbe essere rinnovato completamente, servono mezzi più piccoli ed efficienti, adeguati alle nostre strade. Invece andiamo avanti con dei carrozzoni vecchi, malandati, che non vengono riparati come dovrebbero. La situazione è diventata insostenibile e sarà portata all’attenzione della Procura della Repubblica”; sono le parole di Maria Grazia Di Scala, consigliere regionale e Presidente della IV Commissione Speciale del consiglio regionale della Campania.
E in effetti le condizioni disastrose in cui versano gli autobus a Ischia sono sotto gli occhi di tutti: pensiline quasi inesistenti, tabelle con gli indicatori luminosi di percorso rotte, al punto che tantissimi mezzi circolano con cartelli su cui campeggiano “numeroni” scritti a penna (situazione che va avanti da anni), per non parlare delle pericolose condizioni delle gomme, quasi tutte usurate, o dei freni, che presentano dischi anch’essi usurati. Gli autisti sono costretti a lavorare in uno stato di precarietà permanente, prendendosi responsabilità che non sono in linea con il proprio ruolo e con il proprio stipendio, pregando affinché ogni giorno non succeda nulla di più grave di un’avaria.
È chiaro che il problema è da attribuire alla manutenzione, perché se è innegabile che gli autobus a Ischia sono vecchi è pur vero che i disagi sarebbero ridotti con adeguate e periodiche riparazioni, fermo restando che per un’isola turistica come la nostra dovrebbero essere pretesi mezzi nuovi e presentabili e il parco macchine andrebbe completamente rinnovato.
“Servono più pulman e più piccoli, in linea con le nostre strade perché anche chi vive in quelle secondarie, magari più strette, ha diritto al trasporto pubblico” ha più volte sottolineato il consigliere Di Scala.
Chi dovrebbe vigilare su questo (Eav e sindaci) evidentemente viene meno al proprio compito e il disastro Eav si ripete di stagione in stagione, di anno in anno.
