Lo scorso 21 settembre, in occasione del World Cleanup Day, gli studenti dell’IIS “C. Mennella” sono stati i protagonisti di un’attività di sensibilizzazione e conoscenza relativa al recepimento dell’ordinanza Plastic Free emessa da tutti i Comuni dell’isola di Ischia che vieta l’uso, la detenzione, la commercializzazione e l’importazione di manufatti monouso ad uso alimentare in plastica (bicchieri, piatti, posate ecc..).
Gli studenti dopo aver letto l’ordinanza ed aver avuto l’opportunità di confrontarsi con alcuni dei Sindaci firmatari, sono stati divisi in vari gruppi e, accompagnati da volontari e docenti, hanno sottoposto un questionario anonimo a diversi esercizi commerciali.
In totale sono stati intervistati i titolari di 39 esercizi commerciali tra Ischia e Forio e, dall’indagine, è emerso che circa 1/3 degli intervistati hanno dichiarato di non essere a conoscenza delle ordinanze emesse dai singoli comuni (vedi grafico allegato).
Tuttavia, tra di loro, la maggior parte era comunque a conoscenza dei danni provocati dall’inquinamento causato dalla plastica e microplastica.
Per quanto riguarda l’adeguamento all’ordinanza, l’82% ha dichiarato di aver già intrapreso azioni per ridurre la plastica monouso, sostituendola principalmente con bicchieri di vetro, e in alcuni casi con piatti e cannucce in cartone o biodegradabili.
Il numero evidenzia, pertanto, come anche alcune attività, pur non conoscendo l’ordinanza, abbiano avviato d’iniziativa azioni per eliminare l’uso della plastica monouso.
Va detto che i ristoranti presenti nel campione non hanno mai usato stoviglie in plastica.
Interessati alla tematica ambientale, molti degli esercenti intervistati hanno indicato, inoltre, la necessità di altre azioni di tutela ambientale: dal controllo degli scarichi in mare a un sistema di depurazione efficace, dal miglioramento della raccolta differenziata alla riduzione del traffico.
Evidentemente il tema ambientale, a tutti i livelli, è ormai diventato elemento centrale nelle coscienza di tutti e oggetto di dibattito tanto negli istituti di formazione quanto nei tavoli di imprenditori e policy makers.
Inoltre, dall’indagine è emerso che alcuni esercizi commerciali sono completamente plastic free. Un segnale che il cambiamento è possibile.
C’è la volontà, inoltre, tra i commercianti che non si sono ancora adeguati all’ordinanza, di volerlo fare al più presto, con l’aiuto, magari, di incentivi economici, dato il prezzo più elevato del materiale biodegradabile rispetto alla plastica e con il supporto da parte delle Amministrazioni Comunali. Inoltre, c’è ancora chi lamenta la difficoltà di trovare fornitori che distribuiscano tali materiali.
Seppur in minima parte, non sono mancati alcuni titolari di esercizi commerciali che si sono rifiutati di partecipare alle interviste o che, sempre in maniera abbastanza singolare, hanno sostenuto che l’inquinamento non causi alcun danno alla propria vita.
D’altronde, all’inizio, la maggior parte degli intervistati ha avuto un atteggiamento scettico o addirittura ostile (probabilmente frutto di disinformazione) che però è mutato iniziando un dialogo. Questo dimostra che una corretta informazione è necessaria e sicuramente proficua.
Per i commercianti che hanno risposto al questionario è necessaria un’azione di controllo per favorire l’adeguamento all’ordinanza da parte di tutti gli esercizi commerciali. Ovviamente, anche per quanto detto sopra, si ritiene importante l’avvio di campagne di sensibilizzazione, che possano coinvolgere quante più persone possibili per spiegare i danni causati dall’inquinamento dovuto alla plastica.
Utili, inoltre, sarebbero anche incontri o dibattiti con i commercianti riguardanti la stessa ordinanza Plastic Free per spiegare come meglio adeguarsi; o anche campagne che spieghino ai cittadini come effettuare una corretta raccolta differenziata, sottolineando l’importanza che ha ciascuno di noi nel fare la propria parte per cercare di tutelare meglio l’ambiente.
Tutto questo chiaramente non può essere realizzato senza la piena partecipazione sia dei Comuni, sia delle associazioni di categoria degli esercenti.
L’iniziativa World Cleanup day è stata promossa sotto il brand “Let’s do it Ischia”, che richiama associazioni ed istituzioni che stanno collaborando in varie iniziative in campo ambientale: Associazione Nemo, CAI isola d’Ischia, Marevivo Ischia, Legambiente isola di Ischia, Capitaneria di Porto, Area Marina Protetta “Regno di Nettuno”, Lega Navale Isola d’Ischia e altre. Naturalmente si trattava di un’azione limitata, con scopi prevalentemente didattici e divulgativi, ma i risultati sono comunque interessanti e forieri di possibili sviluppi.
Le associazioni che hanno svolto questa prima indagine sono, inoltre, disponibili a mettere la propria esperienza a disposizione per studiare, con tutti gli attori coinvolti, una possibile prosecuzione del percorso intrapreso.