Dopo il maltempo e il risveglio tra fango, alghe e muretti distrutti, i comuni isolani sono costretti a rimboccarsi le maniche per porre rimedio ai danni non ingentissimi, ma comunque importanti riportati dopo le piogge, il vento e la sciroccata dei giorni scorsi. E le maggiori criticità, come detto, sono sicuramente nelle zone costiere del comune di Ischia. Lampante la voragine aperta a pochi passi dall’ingresso del Castello Aragonese, i danni al pontile, gli allagamenti al Piazzale Aragonese, i danni alla Mandra e a via De Rivaz. Le squadre del comune oggi hanno continuato a lavorare nonostante di mareggiate ce ne saranno altre ben presto. Al momento resta in stand by l’intenzione del sindaco di Ischia di chiedere lo stato di calamità naturale. I danni ci sono ma sembrerebbe che i presupposti non ci siano tutti per potersi vedere accettata l’emergenza e quindi a via Iasolino si sta provvedendo a riparare i danni in attesa di capire se potranno arrivare aiuti economici dagli enti di maggiore grado. Ad ogni modo, la richiesta da parte del primo cittadino è stata presentata alla Regione, alla Città Metropolitana e alla Prefettura, richiesta che è stata firmata dal sindaco nella serata di giovedì con tanto di documentazione fotografica in allegato. E’ un tentaivo che, per quanto difficile, era doveroso fare. Adesso si attende la risposta degli Enti sollecitati. Nel frattempo il paese prova a ritornare alla normalità.