Fumata decisamente nera nell’incontro svoltosi nella giornata di oggi presso la Prefettura di Napoli tra l’ASL, la CIVITAS, i sindacati e le istituzioni (presente anche il sindaco Caruso), in merito alla situazione in cui versa Villa Mercede. Continua il calvario dei dipendenti alle prese con diversi stipendi arretrati, recenti e meno recenti. Una situazione che va avanti da quasi due anni e che sembra non avviarsi verso una soluzione concreta. I sindacati hanno prontamente richiesto all’ASL di provvedere al pagamento diretto degli stipendi, ma l’azienda ospedaliera ha respinto la richiesta in quanto sostiene di aver già provveduto ad erogare regolarmente le somme previste alla cooperativa CIVITAS. Cooperativa che continua a pagare gli stipendi col contagocce, al massimo risulta pagato qualche acconto, mentre restano ancora in sospeso gli stipendi di gennaio, febbraio, marzo e aprile del 2019 nonostante la famosa fidejussione. Dunque non è stato trovato alcun accordo tra le parti coinvolte e continuano ad uscirne danneggiati i lavoratori che ovviamente stanno procedendo con le azioni legali.- Azioni legali che potrebbero portare a guai seri per la CIVITAS, soprattutto nel caso in cui venissero bloccati i conti correnti; a quel punto sarebbe a rischio anche il servizio offerto agli anziani. Nel frattempo, tra un mese circa è prevista la scadenza della gara per la rassegnazione della gestione del servizio. La beffa arriverebbe nel caso in cui a vincere sarebbe nuovamente la CIVITAS con il Consorzio Nestore, praticamente si ritornerebbe punto e a capo. Mentre tutti litigano, i lavoratori piangono.