lunedì, Novembre 25, 2024
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CORONAVIRUS, IL PCIM-L CHIEDE L’IMMEDIATO INTERVENTO DEI SINDACI A DIFESA DELLE POPOLAZIONI ISOLANE CON L’ADOZIONE DI CONCRETE INIZIATIVE DI PREVENZIONE



Due morti, trentanove contagiati in Lombardia, nell’area del lodigiano, e undici in Veneto. Ora fa paura anche in Italia il Coronavirus che in tutto il mondo ha provocato già 2360 vittime. Le rassicurazioni con cui nelle ultime settimane si è informata la popolazione sul fatto che la situazione fosse sotto controllo, ora sembrano vacillare alla luce del fatto che l’Italia sarebbe tra i paesi europei che fanno registrare il numero più elevato tra vittime e contagiati. E allora a questo punto è giusto chiedersi se sinora  siano state sufficienti le misure di prevenzione adottate e, soprattutto, come bisogna alzare il livello di prevenzione onde evitare che la situazione possa investire anche i nostri territori. Premesso questo, essendo le isole del Golfo di Napoli, Ischia, Capri e Procida, come anche per le altre Isole italiane, un crocevia internazionale  di milioni di turisti provenienti da tutto il mondo, compreso l’Europa, e anche in questo periodo invernale dalla Lombardia, dal Veneto e dal lodigiano, e cioè dalle zone italiane al momento più colpite dal Coronavirus e dove alcuni paesi risultano praticamente isolati con scuole e attività produttive chiuse, il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista, guidato dal Segretario generale Domenico Savio, ritiene sia immediatamente  necessario l’intervento delle amministrazioni comunali isolane e dei sindaci, quali massime autorità sanitarie dei nostri territori, presso il Prefetto di Napoli, il Ministro della Salute, il Presidente del Consiglio e  presso il commissario straordinario nazionale per l’emergenza Coronavirus Angelo Borrelli affinché, così come avviene già dal 5 febbraio scorso negli aeroporti italiani, anche nei porti per le Isole  vengano istituiti i controlli della temperatura corporea a tutti i passeggeri in arrivo e questo anche a tutela dei cittadini isolani pendolari che quotidianamente si recano in terraferma. Inoltre si chieda e ottenga  che anche le Isole siano messe in condizioni di poter affrontare una eventuale emergenza sanitaria legata al diffondersi del Coronavirus. E lo si faccia subito, prima che sia troppo tardi. Tutto questo non significa fare dell’allarmismo, ma semplicemente alzare il livello di attenzione e prevenzione, anche perché in merito siamo già stati sollecitati da cittadini e lavoratori isolani molto preoccupati per quanto potrebbe verificarsi anche sulle  Isole. Un intervento particolare per la diesa delle popolazioni isolane da questo virus, lo rivolgiamo al Presidente dell’Ancim (Associazione Nazionale Comuni Isole Minori) Francesco Del Deo, affinché si faccia interprete di una prima iniziativa verso le istituzioni preposte.

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