Con le scuole chiuse almeno fino al 15 marzo salvo ulteriori proroghe, è quantomai necessario studiare metodologie d’insegnamento alternative per non sacrificare l’educazione scolastica soprattutto dei giovani, pur dovendo tutelare in primis la salute degli stessi. E’ stato comunque il Ministero dell’Istruzione in primis ad invitare le scuole ad attrezzarsi per lezioni a distanza attraverso l’utilizzo della tecnologia. L’Istituto Tecnico E.Mattei, diretto dal Preside Antonio Siciliano, rappresenta un esempio e un vanto soprattutto per quello che è l’avanzamento tecnologico dell’istituto. Il Mattei ha dato vita a un progetto di Rete Smartworking e che coinvolge anche una scuola di Venezia e una di VeneziaMestre. I primi test sono scattati già da oggi con le lezioni delle classi meno numerose: sostanzialmente, ciascuno da casa sua, la classe si riunisce online con i professori che normalmente possono spiegare le lezioni interagendo con gli alunni, ma possono fare anche verifiche di qualsiasi tipo. Vengono prese le presenze ed è possibile controllare l’attività dei ragaziz in qualsiasi momento. Verrà nei prossimi giorni elaborato un orario prestabilito che garantirà di recuperare almeno il 30% del monte ore che diversamente sarebbe andato completamente perso. Gli alunni faranno 3 ore di studio al giorno, con tanto di presenze, ritardi e voti.