venerdì, Novembre 29, 2024
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CONFERMATO IL NUOVO CASO BARANESE, DECEDUTA L’ANZIANA RICOVERATA AL RIZZOLI E IL TAMPONE E’ ANCORA IN ATTESA…



Cari ischitani, se non siete ancora preoccupati e quindi attenti al rispetto delle regole, è arrivato il momento che vi ricrediate. I fatti che vi raccontiamo sono dei segnali di allarme importanti e che purtroppo denotano tutti i difetti del sistema e le difficoltà che si stanno avendo nonostante l’emergenza in Campania non sia ancora ai livelli di altre regione; sull’isola, poi, il discorso è totalmente diverso. Ma partiamo dalle notizie.

Dopo la tanta confusione di ieri, è confermato ciò che abbiamo già raccontato nella diretta di ieri (che trovate QUI) e nell’articolo precedente. Nessun caso, per il momento,  a Serrara Fontana; tuttavia il 70enne è tutt’ora ricoverato al Rizzoli in isolamento, in una situazione non critica ma al tempo stesso per nulla sottovalutabile, anzi. Confermato anche il nuovo caso positivo a Barano di cui vi abbiamo parlato sempre ieri ed è confermato che si tratta di un familiare del giovane baranese risultato positivo la scorsa settimana. Si tratta della mamma 60enne, che ha febbre e primi problemi respiratori, ma resta tutt’ora in isolamento domiciliare come da protocollo (!). Tutti gli altri familiari sono risultati negativi, ma c’è qualcosa che non torna. La sorella 29enne del giovane baranese, infatti, ha anche lei e avverte una pressione al petto. Il suo tampone è ufficialmente negativo, ma i sintomi sono chiari, i contatti avuti pure, dunque potrebbe essere necessario ripetere il tampone. L’altra cosa assurda è che ci sono voluti quattro giorni (!) per avere l’esito dei tamponi e forse qualcuno bisognerà pure ripeterlo.

L’altra notizia (brutta) è arrivata in nottata dall’Ospedale Rizzoli: è deceduta l’anziana di 95 anni. Tuttavia, nonostante le notizie di ieri che davano per negativo il tampone dell’anziana, dal Rizzoli non si ha ancora alcuna conferma e quindi, anche per la gestione della salma, si stanno prendendo le precauzioni come se ci trovasse davanti ad un caso positivo. Assurdo! All’Ospedale Rizzoli potremmo avere il primo decesso per COVID 19, ma ancora non si ha certezza di nulla, esattamente come il 70enne serrarese che è tutt’ora in isolamento. Così i nostri medici sono costretti a girare a vuoto per giorni, rischiando o di tenere un reparto COVID inutilmente (se il caso è negativo) oppure sono costretti a non affrontare il caso per quello che è, ovvero provare a capire le terapie da portare avanti per salvare i pazienti.  Pensate, le notizie confuse e poco chiare, oltre ai comuni e alla stampa, arrivano in questa maniera anche all’ospedale.

 

Siamo davanti ad una situazione potenzialmente drammatica laddove a Ischia dovessero aumentare i casi. Non si tratta di fare terrorismo mediatico, ma di essere sinceri e raccontare le realtà. Se questa confusione e questi ritardi (quattro giorni per i tamponi baranesi, due giorni per i casi in ospedale) ci sono adesso, figuriamoci quando le cose – ci auguriamo di no – dovessero andare peggio. Ormai è inutile pensare ai nomi e ai possibili contatti, potenzialmente il numero dei casi diretti e indiretti delle persone positive e potenzialmente positive, è un numero molto alto. DOBBIAMO RESTARE A CASA! E prepararci a saper gestire un eventuale situazione di difficoltà. Urgono interventi importanti già richiesti dai sindaci nella nota inviata ieri alla Regione, al Prefetto e all’ASL. Senza il contributo dei cittadini, tuttavia, viene vanificato tutto. E mentre scriviamo dalla finestra si vedono le auto (troppe) che circolano come se nulla fosse. Ora fermiamoci, prima che sia troppo tardi.

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