Con una lettera pubblica, l’avvocato Gianpaolo Buono, stimato e apprezzato Presidente dell’Assoforense dell’isola d’Ischia, ha annunciato di essere risultato positivo al coronavirus. E o ha fatto con il coraggio e la trasparenzacon cui è abituato ad agire da sempre. All’amico Gianpaolo Buono l’augurio di una pronta e completa guarigione da parte di tutta la redazione di “Nuvola Tv”.
Gennaro Savio
Buongiorno a tutti, volevo comunicarvi che da stamane ho un nuovo ed inatteso compagno di “ventura”. Si chiama “Corona”, mi dicono trattarsi di virus estremamente subdolo. Devo ammettere che è proprio così, avendolo immediatamente accertato sulla mia pelle. Ho preso tutte le precauzioni, tutte le accortezze: è arrivato lo stesso! Ho ridotto le uscite al minimo, ho usato mascherina e guanti, disinfettanti, ecc. Non è bastato! E’ proprio vero che non fa sconti ad alcuno; non distingue tra giovani ed anziani, benestanti ed indigenti. Colpisce davvero tutti; è, come dire, molto “democratico” (sic !). Io, però, non gliela darò vinta. Ho seguito e continuerò a seguire i precetti dei medici. Andiamo ai fatti! Ho avuto contatti con due persone che ho appreso, poi, essere risultate positive al virus. Domenica 22 marzo ho iniziato ad accusare mal di testa e dolori articolari. Il medico mi ha imposto, immediatamente, l’isolamento domestico. Nei primi giorni, non ho avuto febbre; la temperatura è arrivata a non più di 37,2 gradi. Ho solo continuato ad avere dolori articolari, fino a quando tra mercoledì e giovedì, in serata, la febbre è salita a 37,7, per poi scendere naturalmente, senza assunzione di farmaci. Da tre giorni, non ho febbre, non ho dolori articolari, ma avverto una accentuata alterazione dell’olfatto. Niente più! Non ho avuto dubbi, appena ieri sera mi è stata comunicata la positività al tampone, a rendere pubblica la mia condizione, per assolvere al primario dovere di informazione, come tributo verso la cittadinanza, i familiari, gli amici, clienti, colleghi, ma anche e soprattutto gli operatori sanitari. Il monito che umilmente intendo rivolgere a chi mi legge è di assumere comportamenti quanto più virtuosi, rigorosi ed attenti, evitando, il più possibile, contatti esterni e frequentazioni che non siano quelle domestiche. Io ho tentato di essere quanto più attento e responsabile e non è bastato. Il fatto che siate asintomatici non vi esime dal rispetto delle regole. Potreste essere ancor più pericolosi e dannosi! Se avete a cuore le sorti dei vostri cari e degli amici, l’unico serio contributo che potrete dare è “RESTARE A CASA”. In questo modo, darete un senso agli eroici sforzi fin qui fatti da operatori sanitari e da quanti, mettendo a repentaglio la proprio incolumità, tentano minuto dopo minuto di salvare vite umane.