A proposito di fase 2, c’era grande attenzione sui porti e sul flusso di passeggeri e automezzi che con la riapertura di alcune attività potevano aumentare rispetto ai giorni del lockdown. Un aumento fisiologico e prevedibile che, nel caso di Ischia, possiamo dire che è stato comunque giustificato dalla ripresa di attività e al tempo stesso contenuto. I dati di lunedì 4 maggio dicono che sull’isola ci sono stati 606 arrivi a fronte di 624 partenze. Nei giorni del lockdown la media giornaliera era di 350 arrivi e 370 partenze. Ciò significa che il flusso di persone è raddoppiato, ma è anche vero che comunque le partenze hanno persino superato gli arrivi. Del resto, l’analisi va fatta soprattutto confrontando i dati del 4 maggio con quelli dell’anno scorso e con quelli dei mesi precedenti allo scoppio della pandemia. Pensate che a maggio 2019 gli arrivi e le partenze si assetavano all’incirca intorno ai 4500/5000 arrivi e partenze al giorno. Periodo uguale, situazione diversa perchè la stagione turistica era già iniziata. Allora siamo andati a controllare anche i dati di febbraio 2020, quindi un mese precedente all’emergenza e non caratterizzato da una grande presenza di turisti. I numeri dicono che c’era a febbraio 2020 una media 2500 arrivi e 2500 partenze al giorno, poco più, poco meno. Dunque si conferma ciò che dicevamo anche per quanto concerne il comportamento degli ischitani. L’aumento del traffico è fisiologico alla diminuzione delle restrizioni, ma non c’è stato nessun comportamento scomposto e pericoloso al netto di pochissime eccezioni. E anche al porto, almeno nel primo giorno, non sono state registrate criticità, bisognerà comunque monitorare costantemente la situazione nelle prossime settimane.
DISAGIO MEDMAR – Sempre nella mattinata di lunedì si è parlato di un inizio di fase 2 quasi disastroso riferendosi a quanto successo sul porto di Ischia in occasione della partenza della nave Medmar per Pozzuoli alle 6.20. C’è stato un overbooking e diverse auto sono rimaste a terra tra le proteste dei passeggeri che hanno costretto il traghetto a partire con un’ora di ritardo. In realtà la fase 2 c’entra ben poco. Abbiamo potuto accertare che in realtà c’è stato un guasto al sistema informatico delle biglietterie che a Ischia hanno continuato a bigliettare perchè, per un guasto tecnico, non veniva segnalato il raggiungimento del limite massimo delle auto. La conseguenza è stata che qualcuno si è ritrovato ad esserne escluso. Ma, al netto dello sfortunato disservizio e disagio creato dalla compagnia, la questione c’entra ben poco con le conseguenze dell’inizio della fase 2.