Dopo una carriera trascorsa tra un dribbling ed una invenzione, per Tommaso Manzo è arrivato il momento di appendere gli scarpini al chiodo . “La pulce atomica” – come fu ribattezzato dai tifosi dell’Ischia – è probabilmente il calciatore che più di tutti ha segnato nel passato più recente un’ epoca nel calcio campano. Con quel dieci stampato sulle spalle, per anni ha incantato i tifosi di un Pianura stratosferico ed allestito senza badare a spese dalla famiglia Cafasso. Ma come non ricordare la “sua” Sibilla Bacoli, o l’esperienza con quel Gladiator che contese all’Ischia di Campilongo la vittoria del campionato, o, ancora, i successi più recenti con Monopoli e Giugliano. Ha indossato anche la maglia gialloblù, sebbene per pochi mesi. Nel dicembre del 2012, Manzo approdò sull’isola verde, assieme a Rainone e Di Meglio, per rinforzare l’Ischia allora allenata da Mandragora. Purtroppo, ma non per sua colpa, gli isolani non riuscirono a strappare la vittoria del campionato al Martina Franca, nonostante le giocate di “Tommy gol” (in buona compagnia, con Sarli, Mazzeo, Ercolano nel pacchetto offensivo). La sua classe forse avrebbe meritato palcoscenici ancor più prestigiosi, ma Manzo le soddisfazioni se l’è tolte, eccome. Ed ora che cala il sipario sulla sua carriera, vien quasi normale, per gli appassionati di calcio, sentirsi un pò più poveri. Adesso, sappiamo che dalla prossima stagione non ci saranno più le giocate di Manzo a colorare le nostre domeniche.
Alessandro Mollo