Di Leonardo Taliercio
Un anno ,un attimo, un’eternità…
Quando per noi il tempo non ha tempo.
Il tuo primo anno di vita ,ed era anche il mio primo anno di vita in cui potevo capire veramente le parole di Eduardo:
“TENG’ NU FIGLIO,NUN MORO CCHIU'”.
Ogni risveglio al mattino, mentre lavoravo, quando tornavo a casa,durante tutto il giorno non riuscivo a realizzare che quell’adorata creatura che mi fissava e mi sorrideva fosse parte di me.La felicità che rende increduli ,non ti sembra vero.
Ma poi a un certo punto realizzi e ti accorgi che un figlio non è parte di te,ma è tutto per te e anche di più. Viene prima di tutto!
Ma sei tu che devi riuscire a diventare parte di lui .Quanti invitati alla tua prima festa,ricordo quella meravigliosa torta con la candelina ,con un solo soffio la spegnevi e tutti noi felici e divertiti subito la riaccendevamo ,
quella candelina accesa o spenta che fosse per le tue guanciotte rosse e per i tuoi occhi che brillavano , c’era sempre luce.
Purtroppo molti non sanno che ci sono candele che a ogni soffio si possono riaccendere e altre candele che basta un attimo, un soffio e non potranno più riaccendersi…
Chi potrà mai capire veramente che quella candelina non potrà più riaccendersi?
L’unica cosa che ti resta è ricordare quelle che hai acceso…
Chi potrà mai capire veramente che lo zucchero di quella torta è diventato sale?
L’unica cosa che ti resta è cercare di trovarne qualche pezzo dove di sale ce ne sia meno ….
Chi potrà mai capire veramente che un dolore così grande che nasce da tutta una società, non è giusto che debba poi essere lasciato che viva esclusivamente soltanto nell’animo di un proprio simile,che nulla ha fatto di male,che così debba sempre andare,” liberandosene facendo spallucce …”avanti il prossimo “…additando al fato e al destino o alle preghiere mancate.
L’unica cosa che ti resta è cercare di farlo capire anche se invano,a chi più a chi meno potrebbe evitarlo ma troppo spesso è distratto!Tanto perché lui non è distrutto!
Chi potrà mai capire veramente che in quello stesso ospedale dove andasti a prendere il tuo bambino per portarlo a casa nella sua culla ,poi lo hai dovuto lasciare lì per una bara.
L’unica cosa che ti resta è credere che la culla ti prepara a questa vita e la bara per l’infinito e anche oltre…
Chi potrà mai capire veramente che in quel letto non si rimboccheranno più coperte,ma altrove saranno sistemati sempre nuovi fiori.
L’unica cosa che ti resta è sperare che la nostra essenza non sia questa…
Chi potrà mai capire veramente la gioia che rende increduli per la nascita di un figlio… e chi il dolore che rende increduli per la morte di un figlio…
L’unica cosa che ti resta è ricordarti di un altro 9 maggio di 19 anni fa che Francesco ti disse che veniva nel tuo mondo..
Chi potrà mai capire veramente, se non vive ciò che vivi,ho conosciuto chi vive ciò che vivo e può capire il dolore ma anche l’amore che è rimasto ,che altri non potranno capire.
IL 9 MAGGIO:Annarita Ferrara UN ESEMPIO PER TUTTI NOI, POTRÀ CAPIRE VERAMENTE
A noi l’unica cosa che ci resta è credere che MARIANNA(9/5/2015) E FRANCESCO( 9/5/2019)
stanno spegnendo le candeline per il loro compleanno OLTRE L’UNIVERSO
P.S. CI RESTANO TANTE UNICHE COSE ,TRA QUESTE LA VITA…NONOSTANTE TUTTO….