Nel gennaio del 2016, a seguito della privatizzazione della flotta pubblica Caremar, ben quattordici bigliettai furono licenziati in tronco da un giorno all’altro, dopo aver prestato decenni di onorata attività lavorativa. Quattordici padri di famiglia che presi dalla disperazione, per giorni restarono incatenati nella sala d’attesa di porto Calata di Massa per chiedere con forza alla Regione Campania di essere riassunti. Terminato lo stato di agitazione, i lavoratori aderirono alle vie legali e oggi pomeriggio, ribaltando la sentenza di primo grado, quei lavoratori si sono visti, dopo lunghi cinque anni, il riconoscimento dei propri diritti sindacali. Dovranno essere reintegrati nel poto di lavoro e , soprattutto, dovranno vedersi corrisposti cinque anni di stipendio e contributi. I lavoratori usciti vittoriosi dalla battaglia legale sindacale, erano assistiti dagli Avvocati Annarita Billwiller, Ivana Cervono e Giuseppe Fontanarosa.
IL VIDEO DEL 2016