Covid 19 Ischia: Monitoraggio della situazione
Claudio D’Ambra (presidente Associazione Ingegneri Ischia)
Da premettere che non sono né un Virologo né uno statista, quindi eviterò qualsiasi commento di natura medica e qualsiasi forma di previsione basata su modelli statistici, la mia è una semplice interpretazione dei dati forniti dal Dipartimento della Protezione Civile, sulla base delle mie conoscenze ingegneristiche, sulla situazione attuale dei contagi rispetto alla prima ondata. Il confronto verrà effettuato escludendo il parametro numero di contagiati in quanto falsato dal maggior numero di tamponi effettuato rispetto alla prima ondata (mediamente circa il 60% in più). La situazione attuale sul territorio Nazionale è del tutto differente rispetto alla prima ondata, il confronto è stato effettuato in termini di positivi ospedalizzati, ricoverati con sintomi e ricoverati in terapia intensiva, confronto che mostra, nonostante un numero di positivi maggiore rispetto alla prima ondata, una situazione meno gravosa in termini di ospedalizzati 23339 rispetto ai 33004 della prima ondata ed un numero di terapie intensive all’incirca dimezzate rispetto alla prima ondata (percentuale terapie intensive/ospedalizzati 10% rispetto al 21% della prima ondata).
L’efficacia dei due provvedimenti volti a contrastare il diffondersi della pandemia diramati dal governo rispettivamente il 13 e il 24 ottobre sarà valutata tra circa una settimana. Più preoccupante la situazione regionale che durante la prima ondata ha beneficiato di un lockdown anticipato rispetto al diffondersi della pandemia sul territorio regionale. Sono infatti stati superati i valori registrati durante la prima ondata con un numero di ospedalizzati circa mille volte superiore ed un numero di 227 terapie intensive rispetto alle 181 registrate nella prima ondata, sono purtroppo aumentati anche il numero dei decessi; le numerose ordinanze Regionali emanate (Ordinanze n. 78 ,79, 80, 81, 82, 83, 84, 85, 86) e il potenziamento del numero di degenze e terapie intensive dovrebbero garantire una gestione sanitaria della pandemia ancora per un po’ di tempo.
A livello locale la situazione epidemiologica rispecchia l’andamento nazionale, anche sull’isola sono stati effettuati un numero maggiore di tamponi rispetto alla prima ondata permettendo di individuare un numero molto maggiore di attualmente positivi circa 315 casi rispetto ai 78 registrati durante la prima ondata, come del resto registrato su territorio nazionale la maggior parte di essi risultano asintomatici e solo 6 attualmente risultano gli ospedalizzati di cui nessuno in terapia intensiva, la prima ondata aveva fatto registrare una media di 11 persone ricoverate con almeno 4 in terapia intensiva. Anche l’isola, come la Campania, ha beneficiato durante la prima ondata del lockdown nazionale anticipato rispetto all’evoluzione della pandemia sul territorio, si registra inoltre un ritardo di circa 2 settimane rispetto all’andamento regionale. Il numero maggiore di contagiati risulta concentrato nei comuni in relazione al numero di abitanti Ischia e Forio, la prima ondata invece aveva colpito maggiormente i comuni di Barano e Ischia. L’utilizzo di sistemi di protezione individuale e il distanziamento sociale adottato dai cittadini hanno di fatto rallentato la diffusione del virus, servono ancora più rigore ed attenzione da parte di noi tutti al fine di contrastare la propagazione del virus .
È possibile consultare tutti i dati dell’epidemia sia livello regionale che Isolano sul sito dell’Associazione Ingegneri Ischia all’indirizzo (https://assingischia.it/covid-19-ischia/)