Dopo un primo lavoro, in occasione della tesi triennale, sulla tradizione letteraria classica legata alla mitologia dell’Isola d’Ischia, il dottor Gianluigi Caruso ha approfondito, per la tesi magistrale, una delle due fonti che all’epoca furono scartate per mancanza di bibliografia. L’attenzione è ricaduta sull’Inarime di Scipione Capece (1525) di cui ha proposto una nuova trascrizione, una nuova traduzione e un commento ai primi 164 versi. L’opera, dedicata a Vittoria Colonna, si rivela essere un contenitore di miti e tradizioni legati all’isola e mette insieme la tradizione mitologica e letteraria con gli eventi storici. Il lavoro è stato dedicato a una figura importante per l’isola d’Ischia, la professoressa Franca di Meglio.