COMUNICATO STAMPA
L’Associazione Amici del Museo del Mare, presieduta da Odette Del Dotto, ha programmato una serie di interessanti iniziative, al fine di divulgare il nostro patrimonio marino, archeologico sottomarino, e per diffondere la cultura della marineria isolana rappresentata dalle migliaia di testimonianze, conservate gelosamente nella sede del Museo, presso il Palazzo dell’Orologio di Ischia Ponte, meta dei giovani studenti dell’isola e provenienti da altri paesi e appuntamento per i numerosi turisti che affollano l’isola.
La prossima iniziativa sarà la conferenza che vede protagonista una studiosa di prestigio, Cristina Gambi, già impegnata per anni, presso l’Acquario di Ischia, la Stazione Dohrn ed attualmente, esponente di spicco dell’Istituto di Oceanografia di Trieste.
Le abbiamo posto poche domande che condensano l’importanza dell’incontro di lunedì prossimo.
Lei lunedì 13 alle 19.30 terrà una conferenza organizzata dal Museo del Mare, ad Ischia Ponte, nella Piazzetta Girolamo Rocca, sui futuri scenari di cambiamento dei nostri mari e ci dirà cosa ci insegnano le bollicine del Castello Aragonese. Bollicine che hanno richiamato l’attenzione di studiosi di tutto il mondo.
“Si tratta di emissioni di gas che rappresentano laboratori naturali unici nel panorama non solo del Mediterraneo ma mondiale.”
Ma la presenza di questi gas che comporta per le nostre acque?
“Si tratta di una naturale acidificazione delle acque. Attraverso lo studio di questi gas possiamo studiare i futuri cambiamenti dei nostri mari, possiamo capire quali habitat possiamo delineare. Quindi il nostro incontro illustrerà il problema del cambiamento climatico in ambiente marino.”
E le emissioni che riscontriamo sotto il Castello hanno una rilevanza particolare?
“Certo, ci aiutano a capire e prevedere gli scenari futuri di questi cambiamenti in atto in tutti i mari dell’oceano globale.”
Quindi, dalle acque del Castello alle acque del mondo intero. Dottoressa queste sono affermazioni estremamente emozionanti.
“Certo, grazie al nostro patrimonio naturale isolano.”