sabato, Novembre 23, 2024
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CONCESSIONI BALNEARI: IL GOVERNO APPROVA IL DISEGNO DI LEGGE



di Elisabetta Maschio

La riunione del Consiglio dei ministri è stata sospesa per la richiesta dei partiti di valutare la bozza della riforma delle concessioni balneari insieme alle richieste di ulteriori integrazioni e precisazioni avanzate dal ministero del Turismo. Un tema, quello delle concessioni balneari, che riguarda direttamente anche l’isola d’Ischia. Al momento sarebbe in corso una verifica su queste ultime. Il Movimento 5 Stelle ha fatto richiesta di sospensione del Cdm per valutare i dettagli del testo di riforma delle concessioni balneari.

L’impianto complessivo, viene riferito, sarebbe “soddisfacente” e le gare “formalmente” sbloccate. Importante, si sottolinea ancora, aver tutelato le aziende familiari e aver inserito la clausola occupazionale.

La tutela degli investimenti fatti e di chi deve il suo reddito prevalentemente dalla gestione di uno stabilimento balneare, la necessità di una forte spinta agli investimenti futuri collegati alla miglioramento del servizio, con contenimento dei prezzi e un freno al “caro-ombrellone”, a tutela dei consumatori: sarebbero queste alcune delle linee guida della riforma delle concessioni balneari – anticipate anche da Repubblica -, su cui si sta ancora lavorando, all’esame del Consiglio dei ministri. Ci sarà una proroga fino alla fine del 2023 e partiranno le gare per le nuove assegnazioni a partire dal 2024.

Tra i criteri da considerare nella definizione di una disciplina uniforme delle procedure selettive di affidamento delle concessioni balneari – come è indicato nella bozza di emendamento del governo per la delega con il riordino del settore sul tavolo del Consiglio dei ministri – c’è “la posizione dei soggetti che, nei cinque anni antecedenti l’avvio della procedura selettiva, hanno utilizzato la concessione quale prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare, nei limiti definiti anche tenendo conto della titolarità, alla data di avvio della procedura selettiva, in via diretta o indiretta, di altra concessione o di altre di attività d’impresa o di tipo professionale”.

Nei bandi di gara per le nuove concessioni balneari, secondo quanto si apprende, uno dei requisiti sarà quello di garantire a tutti l’accesso al mare. Una disposizione già prevista per legge ma oggetto di violazioni e abusi. E’ quanto previsto dalla riforma delle concessioni. Tra le regole per le gare andrà quindi prevista “la costante presenza di varchi per il libero e gratuito accesso e transito”, si legge nella bozza.
Le concessioni rilasciate secondo procedure selettive (avviso pubblico di evidenza pubblica) e nel rispetto delle regole dell’Unione Europea resteranno efficaci fino alla scadenza fissata, quindi anche oltre il 2023. I prossimi giorni saranno cruciali per conoscere quale sarà il futuro degli stabilimenti balneari e quindi il futuro anche di tante attività sull’isola d’Ischia.

AGGIORNAMENTO

Il Consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende, ha dato il via libera all’unanimità agli emendamenti al ddl concorrenza che introducono la riforma delle concessioni balneari.

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