domenica, Novembre 24, 2024
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L’OTTAVA GIORNATA DEL FESTIVAL STORIAE, ARCHEOLOGIA E NARRAZIONI



Si avvia lentamente verso l’epilogo questa IV edizione di STORIÆ, archeologia e narrazioni, e questa penultima giornata è stata ricca di eventi di grande interesse culturale.

In mattinata, la Lega Navale di Ischia ha accompagnato gli ospiti di STORIÆ in un emozionante viaggio in barca a vela. Il presidente, Ing. Francesco Buono ha guidato questa regata di cinque barche nelle acque dell’area marina protetta del Regno di Nettuno. In base alle condizioni del mare, ha spiegato Buono, solitamente ci si uniforma nella navigazione sottovento o sopravento, ed il peso a bordo è una componente molto importante, perché regola l’equilibrio della barca in mare. Sono state utilizzate per navigare le due vele principali, la randa e il genoa (o fiocco). Il team a bordo ha mostrato alcune manovre e ha usato terminologie particolari per ogni tipo di manovra. La splendida vista nel mare blu di Ischia non è quantificabile in parole, bisogna soltanto vivere “una vela sul mare”. Un ringraziamento accorato va alla Lega Navale di Ischia per questa opportunità unica, una veleggiata nel “mare nostrum”, mare navigato nei secoli da antiche e mitiche civiltà, giunto a noi sotto forma di lascito, ecosistema da preservare e rispettare a tutti i costi.

La sezione laboratoriale di oggi ha visto partecipe la Ischia Puppets, il teatro dei Burattini di Ischia, in un incontro per i più piccoli presso il laboratorio di costruzione marionette. Maddalena Pascale segue questi laboratori costruttivi durante tutto l’anno. Un modo, decisamente creativo, di fare esprimere la fantasia anche ai più piccoli “ingegneri ischitani burattinai”.

Gli incontri nei Giardini della Torre del Molino per la sezione “Mediterranei”, hanno aperto scenari di curiosità e storia: Fulvio DELLE DONNE (professore di Storia Medievale all’Università di Napoli Federico II) e Giuseppe PERTA (professore di Storia Medievale all’Università di Napoli Federico II), hanno presentato i loro volumi: Federico II e la crociata della pace di F. Delle Donne è edito da Carocci (2022). La Vigilia della Crociata. Christianitas e Terra Santa di G. Perta è edito da Adda (2019). La conferenza ha innescato una serie di considerazioni molto interessanti sulla figura di Federico II di Svevia (1228-29) e della sua crociata della pace, una impresa che nel 1228 lo porta davanti al sultano di Gerusalemme Al-Malik al-Kāmil. Contrariamente a quanto era sempre accaduto, la Terra Santa fu riacquisita alla cristianità senza alcuno spargimento di sangue, ma soltanto con accordi diplomatici, secondo i proclami imperiali, per 10 anni, 10 mesi e 10 giorni. Il professor DELLE DONNE paragona questo esempio morale di diplomazia, come modello laico, alla figura del Patrono d’Italia San Francesco d’Assisi, per le similitudini nei modi e per il coraggio nell’affrontare una impresa oltremare (e da scomunicato dalla Chiesa).

Il professor PERTA ha presentato il suo La Vigilia della Crociata. Christianitas e Terra Santa, intercalando col professore DELLE DONNE su vari temi inerenti la difficile navigazione, verso le zone da colonizzare (o mete religiose) delle civiltà latino-occidentale, greco-ortodossa ed islamica. Il suo libro parla dell’escatologia connessa al millenario della Passione che ebbe un impatto rilevante sui pellegrinaggi e sulla formazione dell’idea di Crociata.

Paolo GIULIERINI (direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli e membro del comitato esecutivo del Festival STORIÆ ) ha concluso questa penultima giornata aprendo un excursus temporale sulla storia delle civiltà del Mediterraneo, dai Micenei ai Greci fino ad arrivare alle conquiste dei Fenici, figure, quest’ultime che si sono distinte come validi competitor in un Mediterraneo Occidentale ricco e fruttuoso, ma che riescono ad andare persino oltre le Colonne d’Ercole e oltre le isole di Tule, ove c’erano giacimenti di rame e bronzo. Nella storia del Mediterraneo sono presenti anche gli affaristi etruschi, che comprendendo che il vino era una buona merce di guadagno, iniziarono a venderlo finanche ai celti nella Francia meridionale. L’espansione coloniale, non era soltanto un mercato di compravendita, ma anche di tirannia e di guerre aperte. Tematiche che sono crudelmente ancora attuali e che accompagnano altri aspetti preoccupanti, come l’inquinamento dell’ecosistema marino dalle microplastiche, che mette a serio rischio il nostro mare e probabilmente lentamente, se non vi si pone freno, potrebbe far scomparire del tutto il Mar Mediterraneo.

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