Da qualche giorno l’area di parcheggio antistante l’ingresso del Pronto Soccorso dell’ospedale A. Rizzoli è stata contrassegnata dalla presenza di strisce blu. D’ora in avanti, infatti, pazienti, parenti, medici ed infermieri per parcheggiare dovranno pagare. Una scelta che ha sollecitato sin da subito contrasti e lamentele.
La notizia dell’attivazione delle strisce blu è arrivata tramite delibera di giunta municipale n°92 del 10 giugno 2022: “tutte le aree di sosta e parcheggi siti sul territorio comunale, sulle quali la sosta dei veicoli è subordinata al pagamento di una somma da riscuotere mediante dispositivi di controllo di durata della sosta, anche senza custodia del veicolo, non sarà più limitato ai mesi estivi (luglio, agosto e settembre) ma sarà in vigore per l’intero anno sia nei giorni feriali che festivi, come già deliberato per le strade del centro storico”. Ed è proprio in questa delibera che stata sottolineata l’individuazione come nuova area di sosta a pagamento di una somma da riscuotere mediante dispositivi di controllo di durata della sosta senza custodia in via Fundera l’area di parcheggio antistante l’ingresso del Pronto Soccorso e l’ingresso principale dell’ospedale A. Rizzoli, per la quale la Città Metropolitana di Napoli, Ente proprietario della strada, ha espresso il proprio parere favorevole con nota prot. n°0074391 dell’8 giugno 2022.
“Abbiamo tanto osannato il sindaco Pascale ed ora ci ripaga con questo scandalo! E’ impensabile ed inammissibile una cosa del genere! – così ha dichiarato alla nostra emittente una giovane paziente dell’Ospedale Rizzoli – Sono tanti i pazienti che più volte a settimana vengono in ospedale per le visite e la maggior parte delle volte ci restano per ore. Quindi non solo le tante ore tra accettazione, ticket e attesa per la visita, ora bisogna anche uscire più volte per pagare il parcheggio, rischiando di perdere il posto in ospedale. E’ uno schifo”. La questione, purtroppo, non riguarda solo i pazienti, ma, come già detto, anche il personale sanitario, molte volte costretto ad andare a parcheggiare altrove, poiché, viste le tante ore di lavoro, potrebbe arrivare a pagare anche due ticket al giorno.
