Dopo due giorni di vuoto sono stati finalmente ritrovati tre dispersi che ancora mancavano all’appello dei soccorritori impegnati da sabato scorso nelle ricerche. Operazioni difficilissime soprattutto nei primi giorni in cui si è scavato a mano e con le pale senza poter utilizzare mezzi meccanici. Liberando la strada che attraversava il parcheggio del Rarone finalmente gli scavatori hanno potuto raggiungere il luogo più colpito. Vigili del Fuoco, Protezione Civile, le squadre del soccorso alpino coordinati dalla Guardia di Finanza hanno dovuto fare i conti con tantissime difficoltà. Forse anche grazie a condizioni ambientali più favorevoli, i cani molecolari hanno cominciato a cercare i dispersi con più efficacia. Intorno alle ore 11:00 sono stati ritrovati quasi contestualmente i corpi di due uomini, ovvero Gianluca Monti e Salvatore Impagliazzo. Il primo in via Santa Barbara (molto distante dalla sua abitazione) nell’area di una villa, il secondo nella zona di via Celario. Poco più tardi, alle 14:00, è stato ritrovato anche il corpo di Valentina Castagna non troppo distante dalla zona dove è stato ritrovato il marito e più precisamente in una campagna limitrofa. La lava di fango ha sbalzato via i due coniugi portandoli molto lontani dai loro tre figli rimasti invece sotto le macerie delle proprie abitazione insieme – tra l’altro – al proprio cane. Manca ancora all’appello Mariateresa Arcamone di cui non si hanno tracce, al momento le vittime sono 11.
Proseguono inoltre le attività della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco in collaborazione con geologi ed esperti dell’INGV di Napoli che conoscono il territorio per la redazione del piano speditivo della durata di almeno 15 giorni che va a definire una zona rossa molto ampia nel caso in cui venga emanata un’ allerta meteo gialla, arancione e ovviamente rossa. Tutto sarà chiarito nell’ordinanza a firma della dottoressa Simonetta Calcaterra attesa nella mattinata di venerdì. Come già spiegato, oltre alle 300 persone già sfollate perché direttamente coinvolte nella frana del 26 novembre, sono stati setacciati altri 1200 edifici e di questi 600 sono ritenuti a rischio nel caso di maltempo. Le persone che dovranno quindi lasciare casa temporaneamente saranno circa 1300 e saranno accolti nelle strutture alberghiere se non avranno possibilità di essere ospitati da altri familiari o conoscenti; solo in casi estremi si utilizzeranno palestre e palazzetti ed è comunque pronta in qualsiasi momento una nave della Marina Militare. Sarà garantito un servizio navetta per il trasporto e saranno disponibili ambulanze per il trasferimento di anziani. La somministrazione dei pasti è supportata dal lavoro eccelso che la Caritas e le associazioni di volontariato stanno sostenendo. L’area sgomberata sarà presidiata dalle forze dell’ordine per evitare il fenomeno dello sciacallaggio.
E’ previsto maltempo sabato e i cittadini potrebbero dormire fuori nella notte tra sabato sera e domenica. Terminata l’allerta i cittadini possono rientrare presso la propria abitazione, il piano però sarà ripetuto nel caso in cui saranno diramate altre allerta. La planimetria della zona rossa sarà definita tra al serata di giovedì e la mattinata di venerdì e il lavoro degli esperti si concentrerà anche su zone che riguardano altri comuni (per esempio Ischia e Barano). Gli sgomberi di Forio sono un’iniziativa del sindaco di Forio Francesco Del Deo determinata da sopralluoghi dei tecnici comunali nelle zone coinvolte.
In serata è sbarcato sull’isola il Commissario Giovanni Legnini, il quale avrà il compito di attuare gli interventi di prima emergenza e tutte le procedure e le misure utilizzate come da prassi per le emergenze. Tra queste, per esempio, la gestione dei contributi di autonoma sistemazione, ma soprattutto bisognerà monitorare e coordinare i lavori di rimozione del fango e gli interventi di somma urgenza per la messa in sicurezza del territorio. Alcuni sono già stati avviati come ad esempio quello del genio civile su specifici alvei di Casamicciola affinché, in vista del maltempo, l’acqua possa defluire correttamente nei percorsi previsti. Per quanto concerne le scuole, è stato il prefetto Palomba a sottolineare l’intenzione di ritorno alle lezioni in presenza già da lunedì. C’è però da organizzare il trasporto soprattutto dei ragazzi delle superiori e degli insegnanti che devono transitare tra Lacco Ameno e Casamicciola, la strada al momento resta chiusa per ragioni di sicurezza.