La pittura poetica, profonda e visionaria di Luigi, il capostipite; la naïveté più sofferta e oscura di suo figlio Francesco, allievo e seguace del padre; la sorprendente e rigorosa armonia dei paesaggi e delle nature morte di Federico, figlio di Luigi e fratello di Francesco; infine Giovanni, con le sue originali sculture in pietra lavica del Vesuvio, marmo o bronzo, così classiche e così moderne.
Quattro personalità diverse per tre generazioni di artisti in mostra a Villa Gingerò, nel complesso museale di Villa Arbusto a Lacco Ameno. Venerdì 30 dicembre dalle ore 11 vernissage della Mostra “De Angelis. Una famiglia di artisti”, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Lacco Ameno, a cura di Massimo Ielasi e del Circolo Georges Sadoul di Ischia.
Un percorso espositivo che racconta al visitatore l’evoluzione, personale ed espressiva, lunga un intero secolo, di una famiglia di artisti, i De Angelis, che rappresenta un’eccezione nel panorama culturale dell’isola d’Ischia.
Luigi(1886 – 1966), nel suo “candore” è stato uno dei più sensibili pittori italiani della prima metà del Novecento. Il figlio Francesco(1914 -1984), raccoglie e rivive l’esperienza paterna in termini di sogno e di dolce malinconia. L’altro figlio, Federico(1910 -1974), ecologo ante -litteram, ceramista e decoratore, declina la sua intuitiva versatilità dipingendo nature morte, ritratti familiari e angoli della sua adorata terra con rigore cezanniano. Il nipote Giovanni(1938), scultore, si collega invece ad esperienze mittleuropee trasponendole in chiave di solarità mediterranea.
In esposizione fino al 22 gennaio 2023 oltre 30 opere tra dipinti e sculture, per restituire al pubblico il senso più profondo e poetico della loro grande arte.
«Visto lo stretto intreccio di vita e opere che legava i De Angelis, mi sembrava importante dedicare una grande mostra a questa famiglia di artisti isolani così piena di talento», spiega il curatore Massimo Ielasi. «Luigi, il capostipite, è stato un naif puro, uno dei più grandi della storia dell’arte, non solo italiana. Qualcuno lo ha avvicinato ad Henry Rousseau, padre di tutti i naif, proprio per la capacità di cogliere, nella realtà del mondo in cui viveva, cose e significati, anche segreti, che ad altri sfuggivano. Il figlio Francesco ha continuato a percorrere questa strada, impregnando le sue opere, per ragioni personali, di un velo di tristezza, di malinconia, al limite del dramma. Federico si discosta dalla tradizione familiare, guarda un po’ fuori, è influenzato da Cézanne, mentre suo figlio Giovanni, e qui siamo alla terza generazione, fa parte a pieno titolo di quel gruppo di artisti isolani che va da Gino Coppa e Gabriele Mattera interessati a viaggiare per capire l’arte contemporanea, assorbire l’influenza delle nuove avanguardie e rielaborarle secondo il loro modo personale di vedere».
Un tratto in comune? «Il mare – rivela Ielasi – chi lo vive e chi lo attraversa, i bastimenti in porto, i pescatori e i nuotatori, la natura morta di pesci e conchiglie sulla riva».
«Con questa Mostra», commenta Giacomo Pascale, sindaco di Lacco Ameno «si chiude, almeno per il 2022, un ciclo di esposizioni di altissimo livello che abbiamo ospitato nelle sale di Villa Gingerò e dedicate alla riscoperta del grande patrimonio artistico dell’isola d’Ischia. Omaggi alle personalità più spiccate o a coloro che in qualche modo sono stati legati e ispirati a questa terra. Oggi– prosegue il sindaco – l’isola d’Ischia vive un momento estremamente difficile a causa di un evento naturale tra i più disastrosi della storia recente dell’isola tutta; un evento spartiacque che ha segnato per sempre le nostre comunità, il nostro essere padri e madri, figli, fratelli, amici. Tuttavia vogliamo andare avanti, trasmettere un messaggio di vicinanza e fiducia, speranza e bellezza. Anche per chi continuerà a scegliere Ischia come meta di riposo e di vacanza, perché possa trovare un territorio accogliente, che non dimentica le sue ferite, ma sceglie di continuare a vivere, migliorare ed esporre le sue eccellenze in ogni campo».
In concomitanza con l’inaugurazione della mostra dedicata ai De Angelis, a Villa Arbusto trova spazio anche la X edizione della Festa del mandarino dei Campi Flegrei, rassegna itinerante organizzata dall’Associazione no-profit “L’Immagine del Mito”, che mette al centro la riscoperta del celebre agrume da sempre legato alle giornate natalizie.
In programma una passeggiata nell’agrumeto del Parco, intrattenimento musicale a cura dell’associazione Jaaz e aperitivo agro-gastronomico.
«Il nostro obiettivo– ricorda Domenico Ferrante, ideatore della Festa del Mandarino dei Campi Flegrei – è puntare sempre più sulla valorizzazione di un prodotto agroalimentare di tradizione, caratteristico e particolare dell’area flegrea, come il mandarino, che può rappresentare un mercato interessante anche a tutela delle nostre tipicità e dai benefici effetti sulla salute, come testimoniato da tutti gli studi scientifici“.
«La memoria, il passato, l’arte, l’archeologia, le tradizioni ma anche i prodotti della nostra terra sono tasselli fondamentali per costruire una politica culturale e turistica del territorio e affrontarne tutte le sfide anche in chiave eco-sostenibile», ha aggiunto la vicesindaca Carla Tufano. «Tutta l’amministrazione è consapevole del momento delicatissimo che vivono gli isolani; per questo le iniziative della rassegna ‘Natale a Lacco Ameno’ sono sempre all’insegna della solidarietà e di uno spirito di sobria spensieratezza. Con la mostra dedicata ai De Angelis, che tanto lustro hanno dato alla vita artistica dell’isola, e l’adesione a una manifestazione come la Festa del mandarino, che promuove prodotti locali e sottolinea la vicinanza, anche identitaria, storica e archeologica, con i Campi flegrei, intendiamo ricordare che l’isola d’Ischia, malgrado le difficoltà, resta una terra aperta al confronto, una porta aperta alla speranza e all’ospitalità».
“NATALE INSIEME A LACCO AMENO 2022” è realizzata dal Comune di Lacco Ameno con il sostegno della Regione Campania, Città Metropolitana di Napoli e famiglia Carriero dell’Albergo della Regina Isabella.