Una versione contemporanea del “Pensatore” di Rodin, una gigantesca figura luminosa alta 12 metri e adagiata nello spazio pubblico alla ricerca di risposte sull’agire dell’uomo moderno in rapporto con il mondo naturale. E ancora: uno straordinario “eco-spettacolo” che prenderà forma su un palco alimentato direttamente dal pubblico, in bicicletta, sintetizzando il ruolo attivo, fondamentale, che 2000 cittadini e 500 volontari hanno recitato nel corso dell’anno da Capitale Italiana della Cultura.
Si svolgerà domenica 15 gennaio, a partire dalle 17, l’evento conclusivo di Procida 2022: sarà una manifestazione open air e accessibile a tutti, trasmessa in diretta streaming sull’Ecosistema digitale per la cultura della Regione Campania (cultura.regione.campania.it) e sui profili ufficiali di Procida 2022 a chiudere un anno di grandi numeri, con 44 progetti culturali di cui 34 originali, spalmati su 300 giorni di programmazione declinati in workshop aperti al pubblico, eventi di restituzione finale, concerti, happening, opening di mostre, per un totale di 150 eventi con la partecipazione di oltre 350 artisti provenienti da 45 differenti Paesi del mondo.
L’installazione che dominerà piazza Marina Grande è un’opera dell’artista australiana Amanda Parer, che con il suo Parer Studio ha esposto finora in quasi 300 città del mondo: insieme a “Man”, Procida mostrerà anche “Fantastic Planet (Over)”, un’opera luminosa ispirata all’omonimo film ceco-francese di fantascienza, con giganteschi umanoidi atterrati da lontano e in silenziosa e dolce esplorazione del nostro pianeta.
Con le due installazioni, l’intero perimetro della Marina si tingerà di rosa, il colore che ha attraversato l’anno di Procida, regalando al pubblico – con un intervento a cura di Fondazione Campania dei Festival – una cornice di eccezionale suggestione, mentre alle 17 inizierà l’eco-spettacolo sul Palco a Pedali, ideato dalla band Têtes de Bois, in piazza Marina Grande, un palco interamente alimentato dal pubblico in bicicletta.
Qui, insieme ai Têtes de Bois, si alterneranno – introdotti da Ernesto Assante – grandi artisti della scena jazz – dal sassofonista Stefano Di Battista alla rivelazione del 2022 Nicky Nicolai, passando per il duo composto da Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello – oltre ad alcuni dei più interessanti rappresentanti del nuovo cantautorato nato all’ombra del Vesuvio, Francesco Di Bella, Giovanni Truppi e Giovanni Block e ad alcune performance a sorpresa.
L’energia elettrica che illumina il palco sarà generata da oltre 100 volontari (individuati attraverso una call to action tra i ciclisti appassionati da tutta Italia, info www.procida2022.com), che, con le loro biciclette agganciate a uno speciale cavalletto collegato a una dinamo, pedalano per tutta la durata dello spettacolo.
“Uno spettacolo nel quale l’energia del singolo diventerà energia collettiva in grado di dar vita ai processi creativi, proprio come straordinariamente accaduto durante l’intero anno da Capitale Italiana della Cultura 2022, in cui la co-creazione ha avuto una capacità produttiva, oltre che immaginifica”, spiega il direttore di Procida 2022, Agostino Riitano. “Con questo evento – aggiunge – raggiungiamo l’espressione più intensa della sezione del programma culturale ‘Procida Impara’. In un lungo anno di sperimentazione e innovazione culturale, abbiamo appreso due grandi lezioni: in ambito culturale cooperare è meglio che competere; la funzione della cultura è creare legami e innescare la capacità di fare domande sul presente per immaginare il futuro”.
“Nel nostro anno da Capitale Italiana della Cultura – sottolinea il sindaco di Procida, Dino Ambrosino – abbiamo contribuito a modificare il paradigma di un Paese, l’Italia, che inizia a puntare non solo sulle grandi città d’arte, da sempre attrattori di flussi turistici, ma anche sul patrimonio culturale, materiale e immateriale, diffuso nei piccoli borghi”.
Mercoledì 18 gennaio è in programma, al Palazzo Reale di Napoli, il passaggio del testimone da Procida a Bergamo e Brescia, Capitali Italiane della Cultura nel 2023, al termine di un talk che vedrà sintetizzati gli eventi e i numeri generati con il programma culturale che volge al termine.