A Napoli, presso Città della Scienza, si è svolta la cerimonia del Giuramento di Ippocrate. Sono stati ben 530 i nuovi medici e odontoiatri che hanno giurato e che ora si apprestano ad intraprendere la professione di medico in una fase storica non certamente favorevole per chi opera nella sanità. E non a caso uno dei temi trattati è stato quello della violenza che spesso, troppo spesso, gli operatori sanitari sono costretti a subire negli ospedali e nelle strutture sanitarie.
Mentre il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, oltre a criticare l’autonomia differenziata che penalizzerà economicamente la sanità delle regioni del sud rispetto a quelle del nord, ancora una volta ha sottolineato il limite che rappresenta il numero chiuso nelle Università, mentre il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha rimarcato la necessità ed il bisogno di avere più medici nella nostra Regione essendo la richiesta sempre maggiore dell’offerta.
Tra gli invitati a presenziare all’importante cerimonia, c’erano anche i rappresentanti degli Ordini professionali tra cui Paolo Esposito, Presidente dell’Ordine Interprovinciale dei Fisioterapisti di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta che auspica un sistema sanitario nazionale sempre più efficiente e vicino alle esigenze della cittadinanza.
“Mai come in questo periodo storico – ha dichiarato il Dott. Esposito – in Campania abbiamo necessità di avere più medici ed operatori sanitari in genere e questo anche per poter concretizzare quel concetto di sanità territoriale con cui si possano portare le cure sin dentro le case dei cittadini.
Un tema, quello del potenziamento della sanità di comunità pubblica e gratuita, molto sentito dall’OFI NA-AV-BN-CE e che è tra i primi punti della nostra agenda politica.
La nostra presenza alla cerimonia del Giuramento di Ippocrate vuole rappresentare anche un incoraggiamento per i nuovi medici, con cui noi fisioterapisti lavoriamo gomito a gomito, a rimanere nella nostra regione affinché possano dare il loro prezioso contributo allo sviluppo del sistema sanitario pubblico”.