In tutto il mondo il Covid tiene “prigionieri” sulle navi dove svolgono la propria attività professionale, decine di migliaia di marittimi con situazioni al limite dell’inverosimile. Come quella che ha visto la morte sulla nave Ital Libera del comandante Angelo Capurro di La Spezia, deceduto ufficialmente di coronavirus a bordo e il cui corpo non viene rimpatriato da Jakarta ormai da due mesi. A Nuvola Tv per la prima volta parla il figlio il quale auspica che quello che è successo al padre non accada più a nessun altro marittimo.