Actus Tragicus, la Passione incontra il mondo dei detenuti di Secondigliano: loro la Croce
FORIO – Si avvicina sempre più velocemente il Venerdì di Passione, atteso contributo dell’Actus Tragicus, certamente una delle più importanti rappresentazioni teatrali del panorama locale e non solo, con la regia di Valerio Buono e la partecipazione plateale e sentita di oltre duecento comparse e il Patrocinio del Comune di Forio. Quest’anno dopo i difficili momenti post pandemia, si è tornati a tutti gli effetti ad un pieno ritmo organizzativo e nell’ottica di una sempre più inclusiva e suggestiva rappresentazione ed essenza della Passione di Cristo, l’Actus Tragicus ha deciso di allargare le braccia della solidarietà e della anche ad altre realtà che nel sociale si impegnano per il recupero e la rinascita di donne e uomini in difficoltà.
È nato così un progetto sentito e orchestrato con il contributo del presidente Di Meglio e il sodalizio con il carcere di Secondigliano nella figura dei suoi Dirigenti, il Direttore del Centro Penitenziario, Dottoressa Giulia Russo e il Direttore del Reparto Adriatico Dottoressa Gabriela Niccoli che, grazie al lavoro dei detenuti protetti e al loro Educatore, sono riusciti a consegnare all’Associazione una Croce in legno interamente realizzata da loro. Risale infatti a pochi mesi fa la visita del Presidente Pasquale di Meglio al carcere di Secondigliano e la successiva consegna accompagnato da Salvatore Calise di tutto ciò di cui i detenuti necessitavano per costruire la Croce, stessa è stata consegnata all’Associazione e che porta una targhetta a memoria della collaborazione con il Carcere di Secondigliano e i suoi detenuti. Un oggetto di immenso valore simbolico, che rappresenterà nella prossima edizione il fulcro del Perdono, ma anche di riscatto.