Vincenzo D’ambrosio, all’epoca dei fatti Sindaco di Casamicciola, non poteva essere condannato a 4 anni di reclusione nè il Comune (responsabile civile) ad alcun risarcimento: l’accusa di omicidio colposo era già prescritta in primo grado. Si chiude così l’aspetto penale legato alla vicenda dell’alluvione/frana che colpì il comune termale nel 2009.
Nel maggio 2019 Giosi Ferrandino, Silvano Arcamone, Simone Verde e lo stesso D’ambrosio furono assolti in primo grado dall’accusa di aver cagionato con le rispettive condotte la frana/alluvione del 10 novembre 2009; il solo D’ambrosio fu condannato a 4 anni di reclusione per omicidio colposo ed il Comune, responsabile civile, al risarcimento del danno.
Il Procuratore Generale, dottoressa Correra, ha chiesto ai giudici di secondo grado di accogliere le istanze formulate in subordine dagli avvocati Nicola Nicolella per l’imputato e Gianluca Maria Migliaccio per il Comune di Casamicciola Terme: tra 20 giorni le motivazioni con le quali la Corte spiegherà come ha superato le richieste di nullità della sentenza di primo grado e di assoluzione nel merito poste dalle difese.
