Dopo il clima estivo di questi giorni da giovedì in Campania torna l’inverno, le temperature si abbatteranno facendo registrare uno sbalzo termico di oltre 15 gradi, cadrà la neve, oltre i mille metri, sui monti Picentini, sul Partenio e sul Terminio.
Se lo scorso weekend i bagnanti hanno affollato le nostre spiagge, il prossimo sarà all’insegna di piogge e venti forti. I meteorologi definiscono «altalena climatica» quella che stiamo vivendo in questo aprile, con temperature prima superiori alle medie stagionali di oltre 14 gradi e poi in decisa caduta. Temperature che hanno illuso i campani e gli isolani dell’arrivo di un’estate precoce, mentre giovedì potrebbe tornare addirittura la neve: un cambiamento repentino ed inaspettato che costringerà i campani a riporre i costumi in armadio per recuperare i giubbotti invernali.
A Napoli le temperature massime da giovedì non supereranno i 14 gradi: “La cosa notevole – spiega Gaetano Genovese, meteorologo di 3BMeteo – è lo sbalzo termico che si registrerà tra mercoledì e venerdì: passeremo da una temperatura estiva ad una invernale in meno di 24 ore. È, infatti, in arrivo una massa d’aria fredda di origine artica che porterà piogge intense e venti forti che arriveranno anche a 80 km/h per tutto il weekend”.
Fino a oggi in Campania sarà estate e le temperature si manterranno sopra i 25 gradi; in questi giorni le massime sono arrivate anche a sfiorare i 28 gradi, dati tipici di fine giugno e non di aprile. Dunque, a guardare le rilevazioni termiche, a destare più stupore è il troppo caldo e non il ritorno del freddo, che in questi periodi dell’anno è comunque parte della normalità con le cosiddette invernate.
La teoria dell’altalena
«In passato si sono verificate in Campania – dice Genovese – invernate anche ad inizio maggio, ma la cosa che fa riflettere in questo caso è il cambio drastico tra estate piena e inverno pieno in poche ore. Questa altalena termica, che va avanti da tempo, è un effetto riconducibile al cambiamento climatico che non può essere negato. Il Mediterraneo è un hot spot del climate change, una delle zone più interessate e la cosa che si osserva negli ultimi tempi è appunto questa estremizzazione delle fasi calde e di quelle fredde. Per spiegare ciò che accade – continua Genovese – propongo la metafora dell’altalena. In soldoni: quando l’altalena va in alto (ondate di caldo) va troppo in alto (fa troppo caldo), quando torna giù (se ritorna), a volte fa troppo freddo, altre volte invece fa tiepido, portando il clima mediterraneo attuale a valori più elevati rispetto al trentennio climatico scorso (1961-1990)».