Sull’isola sono diverse le zone degradate e in un certo senso dimenticate dalle Amministrazioni. Per quanto mantenere gli impegni ordinari sia diventato piĂą complicato di mantenere quelli straordinari, è paradossale che l’incuria regni sovrana sulla spiaggia piĂą estesa del comune di Ischia. Parliamo della spiaggia di S.Pietro, praticamente dell’unico tratto di spiaggia libera, lì dove giacciono ormai da anni le famose baracche dei pescatori che da tempo sono in attesa di essere “regolarizzate”, oltre che sistemate anche da un punto di vista estetico. Nel frattempo, la situazione attuale dĂ quasi l’immagine delle famose Favelas di Rio de Janeiro. In particolare, il viale dietro le baracche e l’area intorno ad esse, è piena di erbacce che non vengono rimosse dagli operatori ecologici. La zona, inoltre, si trasforma in una vera e propria discarica di rifiuti dei famosi “turisti” che d’estate affittano appartamenti in zona; per la rimozione, spesso, bisogna attendere giorni. “La Spiaggia di S.Pietro – dicono assidui frequentatori della spiaggia e residenti della zona – è terra di nessuno. Bambini e ragazzi giocano a pallone anche negli orari di maggiore afflusso di bagnanti che vengono disturbati spesso dai palloni che schizzano dappertutto, gente incivile lascia di tutto qui dietro, le erbacce crescono e nessuno pulisce se non alcuni frequentatori della spiaggia. Se qualcuno vuole vedere le Favelas, non ha bisogno di andare fino a Rio de Janeiro, può venire tranquillamente qui alla spiaggia di S.Pietro. Non parliamo poi delle baracche, da anni solo promessi, fatti zero”. E’ la migliore sintesi delle parole che abbiamo ascoltato passando per la zona, è bastato vedere la nostra telecamera per essere fermati da tutti coloro che vorrebbero una spiaggia piĂą pulita, piĂą sorvegliata. L’Amministrazione intervenga al piĂą presto, anche se ormai sarebbe comunque troppo tardi.