COMUNICATO STAMPA
Francesco Del Deo (Presidente ANCIM): “I tribunali di Ischia, Lipari e dell’isola d’Elba non DEVONO chiudere. Anzi, non POSSONO chiudere per una questione di equità, prima ancora per il disservizio arrecato a migliaia di cittadini delle isole minori, soprattutto anziani e diversamente abili. Come può sentirsi un ischitano, un liparota o un elbano nel sapere che altri Comuni italiani molto più piccoli (come Larino, Lanusei e Isernia, che contano rispettivamente 6000, 5000 e 20.000 abitanti circa) sono addirittura sede di Procura mentre le suddette isole, ben più popolose (si pensi ad Ischia con i suoi 70.000 abitanti circa o al tribunale di Lipari, punto di riferimento di tutte le Eolie), non possono contare nemmeno su una sede distaccata del Tribunale?
Il Governo dovrebbe incrementare i servizi essenziali nei territori disagiati delle isole minori e non tagliarli. Anche perché ciò stride con gli obiettivi perseguiti dal recente riconoscimento della 73esima area interna ultraperiferica e dalla modifica in corso dell’articolo 119 della Costituzione, da cui dovrebbero derivare – piuttosto – leggi speciali per le popolazioni isolane, come già avviene per le Regioni a Statuto speciale.
Anche perché – e lo ribadisco – i cittadini delle isole minori sopportano costi di gran lunga superiori rispetto ai cittadini della terraferma, nonostante godano di servizi nettamente inferiori a parità di pressione fiscale.
Con queste premesse, stamattina ho partecipato ad una call con il Sottosegretario alla Giustizia Anna Macina (al ‘tavolo virtuale’ erano presenti anche il Deputato Andrea Caso, il Consigliere Nazionale Forense Francesco Caia, il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Napoli Antonio Tafuri e il Sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale), cui abbiamo chiesto di incontrare il Ministro di Giustizia e Giustizia Marta Cartabia. La nostra battaglia non si ferma, nell’interesse delle nostre Comunità isolane che aspettano risposte concrete da tempo.”