Gennaro Savio, giornalista e dirigente del PCIM-L, è intervenuto sul primo anniversario della tragica alluvione che il 26 novembre 2022 ancora una volta ha ferito a morte Casamicciola Terme causando dodici giovanissime vittime. E lo fa con un post su FaceBook dove pubblica le foto delle zone colpite dalla frana. Per la cronaca, ricordiamo che proprio Savio negli anni e nei mesi precedenti la tragedia, aveva realizzato degli importanti reportage giornalistici di denuncia attraverso i quali, con le dichiarazioni resegli dall’Ing. Peppino Conte, si paventava la possibilità di una nuova alluvione come quella che già sconvolse Casamicciola nel 1910, visto lo stato di abbandono delle colline e degli alvei della Cittadina termale. “Altro che chiacchiere solenni ammantate da Fasce tricolori” – scrive Gennaro Savio -, oggi dovrebbero parlare solo le immagini di morte e distruzione del Celario. A distanza di un anno dalla tragica alluvione che il 26 novembre 2022 ha colpito Casamicciola Terme e provocato la morte di dodici giovanissime vite, i responsabili politici ed istituzionali di cinquant’anni di abbandono del nostro territorio non hanno ancora chiesto scusa alle comunità isolane, n’è tantomeno sono stati processati e condannati, mentre molti tra gli sfollati in dodici mesi, e proprio in queste ore, sono costretti a cambiare per la quarta volta la loro residenza, sballottati come nomadi, o peggio ancora come pacchi postali, da un albergo all’altro senza che ancora lo Stato abbia dato loro una sistemazione definitiva. E mentre il territorio casamicciolese ed isolano continua ad essere fragile e pericoloso in quanto necessita di una capillare messa in sicurezza che probabilmente non sarà mai effettuata, dobbiamo sempre e solo sperare che nelle giornate di cattivo tempo ci vada bene. Perché allo stato attuale, purtroppo, altre simili tragedie sono ancora possibili e non solo a Casamicciola, ma sull’intera Isola. Oltre ad inchinarmi con immenso dolore al ricordo delle donne, dei bambini e degli uomini che un anno fa persero la vita – conclude Savio -, stamattina mi sento di esprimere ancora una volta fraterna vicinanza e sentito cordoglio ai familiari di chi ha avuto la vita spezzata dalla frana e la sincera solidarietà ai sopravvissuti e agli sfollati nella speranza che un giorno possano ritornare nelle proprie case e poter così riassaporare un minimo di normalità”.