Una persona è risultata positiva al COVID 19 presso l’Ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, dove si era recato per tutt’altra problematica di salute e con un quadro sintomatico che nulla aveva a che vedere con il COVID. Come ormai previsto dai protocolli, il paziente di origine libica è stato sottoposto a tutte le analisi e quindi TAC e tampone rapido. A quest’ultimo è risultato positivo e dunque è scattato il protocollo per casi sospetti COVID mettendo in contumacia l’uomo in attesa dell’esito del tampone del “Cotugno”. Anche il tampone definitivo ha accertato la positività del paziente e si è quindi attivata la procedura per il trasferimento all’Ospedale del Mare attraverso una barella ad alto biocontenimento con il supporto dell’Idroambulanza della Guardia Costiera.
Il paziente è completamente asintomatico e le sue condizioni non destano preoccupazioni. La probabile origine del contagio è da individuare nella località da cui proveniva, ovvero Malta, zona da cui sono rientrate diverse persone trovate poi positive. L’ASL si è già attivata per l’indagine epidemiologica, ma non si tratta di una persona residente in maniera stabile sull’isola, dunque la situazione non desta affatto preoccupazione.
C’è da evidenziare anche in questo caso che non solo ha funzionato il protocollo e l’organizzazione dell’ospedale Rizzoli che è riuscita ad individuare un caso positivo nonostante il paziente fosse in ospedale per altri motivi (e senza sintomi), isolandolo e attivando correttamente le procedure, ma anche la tempestività del trasferimento in terraferma conferma l’assoluta sicurezza ed efficacia dei protocolli previsti dalla regione.
Inoltre, va ricordato, nonostante la chiusura del reparto COVID al Rizzoli, sono tutt’ora attivi i percorsi e tutta la fase del triage, oltre che la tenda e una stanza con due posti letto per la contumacia in attesa dell’esito dei tamponi e dell’eventuale trasferimento in terraferma in caso di positività.